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mercoledì, Settembre 18, 2024

Gelmini e Carfagna via, Azione: “Rispettiamo le scelte ma grave passare alla maggioranza”

“Rispettiamo le scelte personali ma riteniamo grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori”. Così in una nota Azione dopo gli ultimi addii di Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna. Questa “pratica che contribuisce ad allontanare i cittadini dalla politica. Azione rimarrà invece dove i cittadini l’hanno messa: al centro e all’opposizione del governo e continuerà a lavorare – si legge ancora per costruire un’alternativa a un bipolarismo fallimentare”. Dopo il deputato Enrico Costa, tornato tra gli azzurri, è la volta dunque delle ex ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna e della senatrice Giusy Versace. “La decisione di entrare nel campo largo in un’alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre Regioni che andranno al voto in autunno, mi costringe a prendere atto con rammarico che non posso rimanere”, spiega Gelmini dopo un lungo faccia a faccia con Calenda.
Dura la risposta del partito In Azione si prende quindi atto “con rammarico della decisione di Mariastella Gelmini, Giusy Versace e Mara Carfagna di lasciare un partito che le ha accolte e valorizzate in un momento particolarmente critico del loro percorso politico”. Una nota in cui si può leggere tutta l’amarezza di Calenda che aveva nominato le ex ministre una presidente e una portavoce del suo partito.
Gelmini: “Gratitudine per Calenda” “Gelmini parla di un “confronto sereno e leale” con il leader di Az, nei cui confronti “la stima e la gratitudine restano immutati”. “Non provengo dalla sinistra e non intendo aderirvi adesso: ero e resto una moderata popolare e continuerò con linearità le medesime battaglie”. Ora andrà a ingrossare le file del gruppo misto del Senato. In giornata va via anche Versace: “Già prima dell’estate avevo manifestato a Carlo Calenda il mio disagio, nonché il mio disappunto rispetto all’ipotesi di aderire a un campo largo anche in Liguria. Le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo”.
Carfagna: “Ho storia e idee incompatibili con il campo largo” L’addio anche di Mara Carfagna fa scendere a quota dieci i deputati di Azione: il gruppo alla Camera resiste ma sul filo.
“Apprendo da una nota di agenzia di aver lasciato Azione. È una decisione che stavo maturando ma che sentivo il dovere di rendere pubblica in modi più seri e meno estemporanei”. Lo dichiara Mara Carfagna. “Già nell’ultima riunione di gruppo avevo manifestato apertamente il mio dissenso per lapertura di un dialogo 'esclusivo' con la sinistra. Ne ho parlato anche venerdì scorso con Carlo Calenda. La scelta di aderire alle candidature del campo largo in tutte e tre le Regioni dove si vota è un diritto di Carlo Calenda: ha fondato Azione, lha portata avanti anche con grandi sacrifici personali, ne è il leader. Ma la mia storia e le mie idee mi impediscono di seguirlo su quella strada, che come è ovvio a tutti prelude a intese più generali con la sinistra. Pensavo, inoltre, di affrontare questo discorso a viso aperto nel direttivo, davanti agli iscritti e ai dirigenti, che intendevo anche ringraziare per la collaborazione e l’amicizia che mi hanno sempre dimostrato. La nota di Azione, in tutta evidenza, me lo impedisce e me ne dispiace: le mie scelte politiche – conclude Carfagna – le ho fatte sempre a viso aperto”.

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