In uno dei più grandi attacchi mai registrati in territorio russo, le forze di Kiev hanno colpito un deposito di missili e munizioni a circa 500 chilometri dal confine, secondo quanto affermato dai servizi segreti di Kiev. I russi non hanno confermato l’obiettivo, ma hanno parlato di frammenti di un drone che si sono abbattuti al suolo provocando un incendio e il ferimento di 13 persone. Il pugile ucraino Oleksandr Usyk è stato arrestato martedì e poi rilasciato all’aeroporto di Cracovia, in Polonia. “Sono rimasto indignato per questo trattamento del nostro cittadino e campione”, ha detto Zelensky. Intanto la controffensiva russa nella regione di Kursk è stata fermata. Lo dichiara un portavoce ucraino, aggiungendo che “migliaia” di civili si trovano ancora nella zona dell’oblast russo controllata dalle forze di Kiev. Il ministero della Difesa russo dice di aver eliminato 400 soldati ucraini e 23 mezzi corazzati nella regione del Kursk nelle ultime 24 ore. “Posso dire che il nostro piano per la vittoria è preparato completamente. Tutto e’ stato elaborato a fondo. La cosa piu’ importante ora è avere la determinazione di attuarlo”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Non c’è alternativa alla pace, nessun congelamento della guerra, o altre manipolazioni che sposterebbero semplicemente l’aggressione russa a un’altra fase. Abbiamo bisogno di una sicurezza affidabile e duratura per l’Ucraina e, per estensione, per tutta l’Europa. È ciò per cui stiamo lavorando”, ha aggiunto.