Free Porn
xbporn
venerdì, Settembre 27, 2024

Omicidio Luca Sacchi, “Il killer mirò a organi vitali”

“Valerio Del Grosso non solo aveva per primo concepito l’idea di commettere la rapina per sopperire al fallimento dell’operazione di compravendita di stupefacente, approfittando della contingente disponibilità da parte delle vittime di una rilevante somma di denaro, ma si era attivato per procurarsi un complice all’altezza, Paolo Pirino, ed una pistola con più colpi in canna, ed aveva manifestato nelle ore precedenti al tragico epilogo, una ferma determinazione a portare a compimento il piano criminoso”. E’ quanto scrivono i giudici della Cassazione nella sentenza con cui, nel maggio scorso, hanno reso definitiva la condanna a 27 anni per Del Grosso, accusato dell’omicidio di Luca Sacchi, avvenuto a Roma nell’ottobre del 2019. La Suprema Corte ha invece disposto un appello bis, al fine di aumentare la condanna, per Paolo Pirino, presente sul luogo del delitto con Del Grosso, e Marcello De Propris, accusato di aver fornito l’arma con cui è stato ucciso Sacchi, le cui condanne in secondo grado erano scese da 25 anni a 14 anni e 8 mesi. Appello bis, fissato al 10 dicembre, anche per Anastasiya Kylemnyk, condannata a 3 anni per violazione della legge sugli stupefacenti, in quanto i giudici hanno ritenuto carenti le motivazioni del secondo grado. Per la Cassazione Del Grosso “non solo ha sparato servendosi di un mezzo dotato di elevatissima efficacia lesiva da tutti conosciuta, ma aveva indirizzato il colpo, dopo avere mirato, verso gli organi vitali della vittima designata”.

Articoli correlati

Ultimi articoli