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venerdì, Settembre 27, 2024

Fiorentina-Lazio 2-1: Gudmundsson firma la rimonta dal dischetto

Prima vittoria stagionale per la Fiorentina in campionato. Nella quinta giornata di Serie A la squadra di Palladino batte 2-1 la Lazio in rimonta e dopo tre pareggi e una sconfitta si porta a quota sei punti. Al Franchi gara vivace e tante occasioni. Nel primo tempo Provedel devia sul palo una conclusione di Colpani e De Gea disinnesca tre situazioni pericolose prima di arrendersi a un’incornata vincente di Gila (41′). Nella ripresa poi entra Gudmundsson (49′) e l’islandese ribalta il risultato con due rigori (49′ e 90′) alla prima uscita davanti ai suoi nuovi tifosi. Nel finale anche una traversa di Guendouzi.

LA PARTITA
Ancora a secco di vittorie, contro la Lazio Palladino conferma Kean al centro dell’attacco, piazza Mandragora e Cataldi in mediana alle spalle del tandem Colpani-Bove e rimanda l’esordio di Gudmundsson sulla trequarti. Senza Castellanos, al Franchi Baroni invece schiera a sorpresa l’ex Castrovilli in regia e davanti si affida a Noslin supportato tra le linee da Isaksen, Dia e Zaccagni. Scelte che ribadiscono il coraggio dei due tecnici e la voglia di entrambe le squadre di giocarsi il match a viso aperto. A buon ritmo, in avvio è Lazio a prendere in mano il possesso manovrando con tanti uomini e spingendo sugli esterni. Ma è la Fiorentina a rendersi subito pericolosa con Colpani. Pescato in area da Kean dopo un recupero di Cataldi su Dia, l’ex Monza batte a colpo sicuro di destro, ma Provedel devia la sua conclusione sul palo. Lampo che allunga un po’ le squadre e accende il match. Da una parte una punizione di Tavares termina alta, poi De Gea blinda la porta sui tentativi di Zaccagni, Gila e Dia. Dall’altra invece Bove non centra il bersaglio grosso di testa, Mandragora sbaglia mira di sinistro dal limite e Kean sfiora il gol di destro su perfetto assist di Dodò. Occasioni che tengono viva la gara, aprono gli spazi e portano al vantaggio biancoceleste. A rompere l’equilibrio, sugli sviluppi di un calcio piazzato di Tavares, ci pensa Gila di testa. Incornata che sblocca il match e manda la Lazio in vantaggio negli spogliatoi.

La ripresa inizia con gli ingressi di Ranieri e Gudmundsson al posto di Biraghi e Martinez Quarta e col passaggio della Viola al 4-4-2. Mosse che alzano il baricentro degli uomini di Palladino e cambiano faccia alla Fiorentina. Più dinamici e aggressivi, i padroni di casa cambiano passo in fase offensiva e pareggiano subito i conti dal dischetto con Gudmundsson, furbo a procurarsi il rigore su Guendouzi e freddo davanti a Provedel dagli 11 metri. Gol che punisce un avvio di secondo tempo distratto dei biancoelesti e rimette tutto in equilibrio. Più ordinata e propositiva, dopo il pari la Viola tiene meglio il campo e alza il ritmo. La Lazio invece serra le line e gioca solo di rimessa. Un tiro al volo di Gudmundsson termina alto, poi Baroni getta nella mischia Rovella, Tchaouna, Pedro e Marusic al posto di Castrovilli, Isaksen, Dia e Lazzari. Da una parte Dodò sbroglia una situazione pericolosa e Ranieri blocca un’incursione di Tavares, dall’altra invece tocca a Guendouzi liberare su un cross insidioso del nuovo entrato Kouamé e Kean si divora una grande occasione di testa. Guizzi che con le squadre spaccate portano al finale tra giocate individuali e continui capovolgimenti di fronte. Alta e in pressione, la Viola spinge con Dodò e Kouamé. Un po’ sulle gambe la Lazio invece fatica a costruire con lucidità, si appoggia a Pedro e cerca Noslin in profondità. Colpani ci prova di sinistro dal limite, poi lascia il posto a Ikoné. Sugli sviluppi di un corner la traversa salva De Gea dopo una girata di testa di Guendouzi, poi a cavallo del recupero arriva l’episodio che decide la gara. Tavares colpisce Dodò sulla linea di fondo e Gudmundsson ribalta il risultato ancora dal dischetto presentandosi alla grande al suo nuovo pubblico. La Viola rialza la testa e piazza il primo squillo, la Lazio invece mastica amaro.

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