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venerdì, Settembre 27, 2024

Cerciello Rega, i giudici non riconoscono il concorso in omicidio per Hjorth

“Non appare possibile, alla luce delle risultanze, al di là di ogni ragionevole dubbio, riconoscere a Natale Hjorth il concorso nel reato di omicidio volontario neppure a titolo di dolo eventuale”. I magistrati hanno spiegato così le ragioni per cui, a luglio, hanno ridotto le condanne per i due ragazzi americani. Quindici anni e due mesi per Elder Finnegan Lee, undici anni e quattro mesi per Gabriel Natale Hjorth. Per la Corte “difetta, evidentemente, in primis, la prova della certa rappresentazione e, vieppiù”, della volontà, “rispetto alla inopinata ed improvvisa condotta omicidiaria posta in essere da Elder ai danni del vicebrigadiere Cerciello, che attingeva furiosamente con ben 11 fendenti per mezzo del coltello micidiale che lo stesso aveva portato con sé”. Per i giudici di secondo grado “alla luce delle risultanze probatorie, al fine dell’imputazione dolosa dell’evento, risulta carente la prova della certa e chiara rappresentazione, quand’anche prevedibile in capo a Natale e della positiva adesione da parte dello stesso all’evento collaterale del suo agire illecito, costituito dalla morte del Cerciello Rega”. In relazione alla posizione di Elder, per il quale è caduta l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, nelle motivazioni si afferma che l’imputato non aveva “la minima consapevolezza che Cerciello Rega e Varriale fossero appartenenti all’Arma dei Carabinieri. I due militari erano in abiti civili; non avevano esibito il tesserino di riconoscimento (come dagli imputati affermato e non risultando le contrarie dichiarazioni rese sul punto da Varriale riscontrate), non erano muniti della pistola di ordinanza; si erano qualificati verbalmente, sol nel corso della colluttazione durata pochissimi secondi (Cerciello, dopo essere stato colpito a morte, pronunciando, non compreso, la parola ‘fermo, Carabinieri’; Varriale nell’atto di approcciare Natale) non essendovi prova che l’operata ‘qualifica’ fosse stata percepita e compresa da Elder; attesa la modalità, mimetizzata e repentina di approccio e di bloccaggio, per evitare la fuga degli imputati”. A questo processo d’appello bis si è arrivati dopo la sentenza di annullamento pronunciata dalla Corte di Cassazione, che aveva fatto decadere la condanna di Elder a 24 anni con rinvio sulle circostanze aggravanti e sulla sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Per Hjorth, condannato a 22 anni, la corte suprema aveva disposto l’annullamento con rinvio per quanto riguarda l’accusa di concorso in omicidio.

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