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venerdì, Settembre 27, 2024

Fondi privati per trasformare un ‘pezzo’ di Comune in teatro con biblioteca. Il ‘singolare’ progetto

Ciampino, 1,1 milioni di euro di fondi privati per trasformare un ‘pezzo’ di Comune, per la precisione l’immobile pubblico che attualmente ospita la sala consiliare ‘Pietro Nenni’, vale a dire l’ex cantina sociale, in un teatro da circa 450 posti con annessa nuova biblioteca che sostituirà quella attuale. Molti comuni, anche di diversa estrazione politica, come Genzano e Pomezia, hanno cercato non senza difficoltà e poi ottenuto fondi PNRR (quindi pubblici) per trasformare strutture pubbliche abbandonate in teatro comunale. Ciampino, al contrario, ha deciso di avvalersi del contributo del privato. Non sappiamo, successivamente, quali diritti assumerà lo stesso privato investitore (il cui nome al momento non ci è noto) sullo sfruttamento delle strutture pubbliche che verranno, in cambio di questo corposo investimento iniziale. Il progetto, di sicuro, è regolato dall’articolo 20 del Codice dei Contratti Pubblici, e segue la formula dell’Opera pubblica realizzata dal privato. Questo tipo di progetto consente l’iniezione di capitali privati per finanziare e attuare opere pubbliche di grande impatto, riducendo la necessità di gravare sulle casse comunali. La ristrutturazione dell’edificio, noto in passato come “ex cantine sociali”, si configura come un recupero funzionale e architettonico di un pezzo storico del patrimonio cittadino. Tornando a Ciampino ed al suo progetto, parliamo della riqualificazione a scopo culturale che prenderà il via nella città aeroportuale, grazie a una collaborazione tra pubblico e privato. Con un investimento complessivo di 1,55 milioni di euro, di cui 1,1 milioni provenienti da fondi privati e 450mila euro dal Comune, un edificio comunale verrà trasformato, con l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale della città. Il via libera alla progettazione risale al 17 settembre scorso, con autorizzazione comunale n. 149. L’edificio di cui parliamo è situato in un’area strategica tra Roma e i Castelli Romani. E situato a ridosso della sala consiliare e della biblioteca comunale, a un passo dalla sede del Municipio, che è dietro l’angolo. Abbiamo parlato di ‘singolare’ progetto perché non avviene tutti i giorni che un municipio sia disposto ad accettare fondi privati per ristrutturare un immobile pubblico, che tra l’altro ospita in un ala dell’immobile stesso anche la sala consiliare, ossia il mini parlamento comunale. La struttura verrà completamente ristrutturata, senza alcuna necessità di scavi archeologici, in quanto il progetto non prevede modifiche sotterranee. Questo progetto rispetta i vincoli imposti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il che ha richiesto l’autorizzazione della Soprintendenza competente. Il complesso sarà suddiviso in due spazi principali: un teatro con una capienza di circa 400 posti e una biblioteca comunale. L’area di cantiere verrà allestita entro agosto, e i lavori sulla biblioteca prenderanno il via a settembre, o al massimo agli inizi di ottobre. Si prevede che la biblioteca sarà completata entro sei mesi, seguita dalla ristrutturazione del teatro, il cui termine è stimato tra 12 e 18 mesi. Oltre al valore culturale, l’intervento mira a inserire la biblioteca e il teatro nel circuito culturale sovracomunale, grazie alla posizione geografica favorevole di Ciampino. Il progetto è visto come un’opportunità per attrarre eventi e manifestazioni di livello, ampliando l’offerta culturale della zona e favorendo la collaborazione con realtà limitrofe, come Roma e i Castelli Romani. Un altro aspetto rilevante del progetto riguarda la sostenibilità. Il Comune ha già incaricato uno studio di progettazione esterno di occuparsi della pianificazione degli interventi di recupero, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. Questo si tradurrà in strutture moderne, ma allo stesso tempo rispettose dell’ambiente, grazie all’utilizzo di tecniche e materiali che ridurranno l’impatto energetico complessivo. L’intero processo sarà seguito dalla piattaforma Net4market, utilizzata dal Comune per garantire la trasparenza e l’efficienza nella gestione degli appalti.

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