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venerdì, Settembre 27, 2024

La Vecchia si gode il primato

Il Civitavecchia Calcio si gode il primato in classifica, in un girone che si conferma davvero complicato e dove quasi tutte le squadre hanno le armi per poter fermare anche le squadre più accreditate. I nerazzurri sono al comando del girone A, in compagnia del Valmontone, dato da molti degli addetti ai lavori come prima favorita per la vittoria del campionato. Non c’è nessuna squadra a punteggio pieno in questo raggruppamento, mentre nel girone B sono ben quattro le compagini che hanno fatto percorso netto, a dimostrazione della differenza di qualità tra Lazio Nord e Lazio Sud. Solo il Pomezia ha la possibilità di raggiungere il duo in vetta, nel caso dovesse fare suo il recupero contro la Tivoli. E, a dir la verità, c’è stata anche una componente di fortuna nel primo posto della squadra allenata da Massimo Castagnari, che non è riuscita a comportarsi nella maniera migliore, quando ha giocato davanti al pubblico amico del Tamagnini, riuscendo a fare suoi i confronti con Ottavia e Boreale sono in pieno recupero: contro i biancazzurri un pasticcio difensivo aveva consentito a Rossetti di segnare il gol del 2-1, mentre con i biancoviola un’avanzata d’astuzia di Fatarella e il calcio di rigore trasformato da Vittorini, hanno regalato i tre punti ai civitavecchiesi. Ed ora c’è la trasferta di Colleferro, contro uno dei team messo peggio in questo momento, visti le difficoltà a livello gestionale, che hanno portato al cambio in panchina, da Gianluigi Staffa e Cristiano Gagliarducci. «Contro la Boreale siamo andati bene nel primo quarto d’ora – commenta mister Massimo Castagnari – poi la Boreale ci è stata superiore nella parte restante della prima metà di gara. Non siamo riusciti a capire che è una squadra che giocava con l’uomo dietro in parità numerica contro i nostri tre attaccanti. Abbiamo affrontato una squadra dal valore importante, scesa di categoria, in quanto l’anno scorso militava in serie D. Quindi sanno quello che vogliono ed hanno accumulato esperienza. Questi sono tre punti doppi, che dimostrano ancora di più che tutte le partite quest’anno saranno così, sul filo di lana. Anche questa volta avremmo potuto vincere ed avremmo potuto perdere, ed alla fine siamo riusciti a portarla dalla parte nostra. Forse, a dire il vero, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. L’espulsione ha cambiato gli equilibri, la nostra squadra ci ha creduto e alla fine siamo stati premiati». Tanta la soddisfazione, a fine partita, da parte dei tifosi e dei vertici societiari per quanto è accaduto. Tra l’altro, anche questa volta, è stato presente sulla tribuna del Vittorio Tamagnini il sindaco Marco Piendibene, accompagnato dal presidente della Coser, Cesare Muzi. È facile prevedere che il primo cittadino sarà invitato molto spesso a seguire la squadra nerazzurra, in quanto il suo “score” di presenze è estremamente positivo, con un “due su due”. «Questa è una squadra che ha ancora un po’ il freno a mano tirato – spiega mister Castagnari – ma non perché non faccia bene. Ancora non è cosciente dei propri mezzi e dei propri valori. La mancanza di una punta di spessore a livello fisico lì davanti, soprattutto quando trovi difese così arcigne, e come abbiamo visto, anche in Coppa Italia la mancanza di Cruz ha pesato, anche se chi l’ha sostituito ha fatto bene. Abbiamo creduto più nella vittoria rispetto alla Boreale, perché in un paio di occasioni potevano farci male. Hanno cincischiato e il calcio poi ti punisce». Ci sarà da vedere come farà il Civitavecchia a sostituire al meglio Wilson Cruz, che dovrebbe restare a guardare ancora per una ventina di giorni, dopo lo strappo muscolare rimediato a Rieti. La coppia Vittorini-Rossetti non ha convinto pienamente, sia per la giornata non pienamente ispirata da parte di colui che, alla fine, è risultato il match winner della contesa, ma anche perché i nerazzurri non hanno avuto peso negli ultimi 30 metri, non c’era chi sfidava a duello i centrali avversari e chi riusciva a tenere palla per far salire i centrocampisti. Probabile che, nelle prossime uscite, ci sia un maggior coinvolgimento di Giustini, l’unico attaccante in grado di garantire un po’ di muscoli nella fase nevralgica del gioco, visto che Manuel Vittorini è letale quando riesce a sfondare sulla fascia sinistra, ma non riesce a fare la stessa cosa quando ha un compagno che va ad occupare massicciamente gli ultimi 16 metri.

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