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venerdì, Settembre 27, 2024

Polizze alluvioni obbligatorie, i dubbi di Confindustria: “Rischio di una desertificazione industriale”

Sulle polizze obbligatorie contro le alluvioni “stiamo dialogando col ministro Giorgetti”. A comunicarlo è il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, spiegando che al ministro “stiamo dicendo che potrebbe diventare un grande problema, perché potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. Vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere”. Sul clima invece, secondo Orsini, “bisogna fare iniziative molto serie, sedersi al tavolo e trovare soluzioni. Dobbiamo fare in modo che le alluvioni non ci siano e che le strutture siano adeguate a essere forti in caso terremoti”. L’obbligo assicurativo per i danni catastrofali per le imprese, introdotto dalla Legge Finanziaria 2024entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e interesserà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio. È quanto prevede lo schema di decreto interministeriale illustrato al Mimit alla presenza del ministro Adolfo Urso che ha sottolineato come il decreto segni “un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo”.
Conte: “Polizza sulla casa? Dilettanti sbaragliano l’Italia” La proposta su polizze per la casa, poi, ha suscitato non poche polemiche. “Avviso ai naviganti: non possiamo permetterci – dopo il colpo alle imprese – un’altra mannaia sulle famiglie. Le polizze obbligatorie per rischi catastrofali attualmente non sono neppure stimabili. Lo sanno i nostri governanti che sono pochissime le compagnie che offrono questo tipo di copertura assicurativa ai privati? Lo sanno che i costi sono legati a molte variabili e rimangono comunque molto elevati? Potrebbero almeno leggere l’indagine pubblicata dall’Ivass (l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) del giugno scorso, che evidenza la carenza, le difficoltà e gli oneri del medesimo mercato assicurativo?”, scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte intervenendo sulla questione. “Ma pensano davvero – aggiunge – che la loro incapacità la possano pagare gli italiani? Ora Tajani e Salvini intervengono a precisare che questa copertura assicurativa andrebbe introdotta come ‘facoltativa’ per le famiglie. Cosa significa? Che non avrai diritto all’indennità dallo Stato e quindi se non ti assicurerai ti ritroverai senza casa, senza mobili, senza nulla e andrai a vivere nudo sotto i ponti? E questo mentre Meloni e i ministri continuano a sistemare parenti, sodali inadeguati e amici impreparati? Dilettanti veri, che sbaragliano l’Italia”.
“L’avete sentita l’ultima? – continua ancora Conte sui social – . Il ministro Musumeci ha annunciato che le famiglie italiane dovranno fare un’assicurazione obbligatoria sulla casa contro i rischi di catastrofi naturali. Qualche giorno fa lo stesso ministro aveva ammesso che il piano dello Stato contro il dissesto è fermo al ministero dell’Ambiente. Quindi piuttosto che impegnarsi per una pronta ed efficace risposta dello Stato e dell’Europa di fronte alle fragilità dei nostri territori e alle conseguenze di cambiamenti climatici, la ricetta del governo è scaricare una nuova ‘tassa’ sulla casa? Come faranno le famiglie già alle prese con il carovita, la perdita del potere d’acquisto e stipendi sotto i 9 euro l’ora?”. Sul tema interviene anche il governatore toscano, Eugenio Giani. “Penso che sia un rinviare i problemi. Il ministro Musumeci, a differenza di come hanno avuto i governi fino ad ora, non ha la voglia di risolvere il problema e lo attribuisce alle assicurazioni”.
“Governo affronti problema dei cambiamenti climatici” “Ma – aggiunge Giani – mi sembra un metodo per sviare dal tema, che sono i cambiamenti climatici, i quali stanno riversando su di noi una situazione pesante. E se non li affronta il governo, chi li affronta? Quando sono diventato presidente della Regione, il presidente Rossi mi diceva che al massimo dichiarava lo stato di emergenza una volta l’anno. Tra il 2022 e il 2023 mi sono ritrovato a dichiarare lo stato di emergenza 7 volte in 15 mesi. Ormai a una grande fase di siccità che determina la necessità di avere raccolte d’acqua, poi si passa alle bombe d’acqua, ed ecco le devastazioni. Dobbiamo rivedere le infrastrutture, argini più grandi, fognature con maggiore capienza, occorre avere invasi, meno male in Toscana abbiamo Bilancino”.
“In Toscana sono stati costruiti laghi e invasi, in tempi previdenti. Il fatto di parlare di assicurazione – conclude Giani – mi sembra fuori tema, di una persona che non vuole affrontare la situazione. Una situazione che devono affrontare anche le Regioni, ma prima di tutto il governo”. “Non c’è stata riunione nei consigli dei ministri in cui si è parlato di polizze sugli edifici civili. Sulle imprese c’è ed è obbligatoria. Io credo che si debba lavorare su questo con dei criteri di compartecipazione e volontarietà”. Lo dice il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

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