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venerdì, Settembre 27, 2024

Sequestrato un canile abusivo

I residenti avevano protestato in estate per il frastuono e i guaiti provenire da quel terreno di via delle Cardelle, in periferia. La reazione delle istituzioni non si è fatta attendere perché, l’altra mattina, è scattato un sopralluogo da parte della Polizia locale in stretto contatto con il personale dell’Asl di Rm 4. I sospetti erano fondati. Il canile in questione per i vigili urbani e l’azienda sanitaria era completamente abusivo e segnalato con un cartello scritto a penna posizionato lungo la stradina. E da lì la decisioni di sequestrarlo. Cucce, ciotole e spazi destinati al ricovero degli animali. Complessivamente durante il blitz sono state individuate tre recinzioni con la presenza di 64 cagnolini ma anche tre roulotte prive di targa identificativa con ulteriori 5 amici a quattro zampe. In totale una settantina di animali stipati in una struttura sprovvista delle necessarie autorizzazioni per la presenza anche di un prefabbricato in legno e uno in lamiera. Piuttosto il provvedimento della Municipale di via Friuli pubblicato in queste ore sull’Albo pretorio del municipio con l’ordinanza numero 359 di ieri. «La signora proprietaria dell’abuso specificato – è riportato nel provvedimento – deve provvedere a proprie spese alla demolizione delle opere abusivamente realizzate in totale difformità al titolo edilizio». La responsabile del canile non in regola dovrà ripristinare i luoghi entro 30 giorni per non incappare in sanzioni più severe. In estate si erano fatti sentire i cittadini lamentando il baccano nelle ore notturne a causa dei guaiti dei cani. Gli abitanti della frazione I Terzi si erano rivolti anche all’amministrazione comunale e agli enti preposti affinché venissero adottate delle contromisure per stoppare le notti insonne provocate dai poveri cani stipati nelle recinzioni. Si era attivato anche il consigliere comunale di opposizione Luigino Bucchi e contemporaneamente anche il primo cittadino cerveterano che comunque non si era tirata indietro sull’argomento. «Da quel che ci risulta – aveva spiegato Elena Gubetti – è stato effettuato un sopralluogo da parte della Asl e la struttura sembra non avere alcuni requisiti. Seguiremo la vicenda in maniera approfondita».

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