Auto che non si fermano di fronte alle strisce pedonali e che sfrecciano a folle velocità anche nel centro abitato. E’ così che anche la sorella di Sara, residente a Tivoli Terme, è stata investita e costretta a mesi di ospedale. Una tragedia sfiorata ma di cui la ragazza porterà i segni per sempre. Storie di ordinario pericolo vissute anche da chi ogni giorno attraversa via Nazionale Tiburtina, la strada in cui il 9 settembre scorso ha perso la vita Daniela Circelli. A pochi passi dal luogo dell’incidente, i fiori lasciati accanto alla foto della 39enne, madre di due figli, travolta e uccisa da un pirata della strada. A neanche cento metri si ricordano altre due vittime. Non è un caso che la stretta sulla sicurezza stradale parta proprio da qui. Già dall’estate scorsa sono stati rafforzati i controlli da parte della Polizia locale. Per prevenire tragedie come quella di Daniela Circelli, il Comune di Tivoli – sottolinea il vice sindaco Giorgio Strafonda – sta lavorando alla messa in sicurezza degli attraversamenti. In cantiere anche interventi per la manutenzione del manto stradale, l’illuminazione pubblica e sistemi di videosorveglianza.
