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venerdì, Settembre 27, 2024

L’appello di Abu Mazen all’Onu: “La Palestina è nostra. Smettetela di inviare armi a Israele”

Gli allarmi anti-missile sono scattati poco prima della mezzanotte italiana in tutto il centro di Israele per l’arrivo di un missile lanciato dallo Yemen. Il portavoce dell’Idf ha informato che “il missile è stato intercettato con successo dal sistema Arrow. Le esplosioni sentite dalla popolazione sono state provocate dall’intercettazione”. Circa due settimane fa gli Houthi hanno lanciato un altro missile nel centro del Paese che è stato intercettato “parzialmente”. Beirut, nel frattempo, ha aggiornato il bilancio delle vittime: 92 i morti nelle ultime 24 ore in seguito ai raid israeliani in tutto il Libano. Intanto, il presidente dell’Anpi Abu Mazen, accolto da un lungo applauso all’Assemblea Generale dell’Onu, ha affermato: “Non ce ne andremo, la Palestina è la nostra terra”. Accusando Israele di genocidio e chiedendone lo stop, nel suo intervento il leader palestinese rivolge un appello ai Paesi: “Smettete di mandare armi a Israele. Il mondo intero è responsabile di quel che succede alla nostra gente a Gaza”. Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bouhabib ha chiesto un cessate il fuoco immediato “su tutti i fronti”, avvertendo che la continua violenza al confine della sua nazione “si trasformerà in un buco nero che inghiottirà la pace e la sicurezza internazionale e regionale”. Parlando davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha condannato la “sistematica distruzione dei villaggi di confine libanesi” da parte di Israele e ha avvertito che “la crisi in Libano minaccia l’intero Medio Oriente”, è indispensabile un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah “prima che la situazione vada fuori controllo, con un effetto domino, rendendo questa crisi impossibile da contenere”.  Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che sarebbe “un errore” da parte di Benyamin Netanyahu rifiutare la proposta di cessate il fuoco di Francia e Usa e che il premier israeliano si assumerebbe la “responsabilità” di un’escalation regionale. “La proposta avanzata è solida”. La Francia si oppone al fatto che il Libano “diventi una nuova Gaza. Israele deve cessare i suoi raid e Hezbollah deve uscire dalla logica della rappresaglia”, ha aggiunto. L’ex presidente e candidato per i Repubblicani alla Casa Bianca, Donald Trump, ha ventilato l’ipotesi di stringere un accordo con l’Iran volto a porre fine alle ostilità se sarà eletto presidente il 5 novembre. “Lo farei”, ha detto Trump senza fornire altri dettagli. All’ex presidente è stato anche chiesto in conferenza stampa come avrebbe impedito una guerra totale tra Israele e Hezbollah: “Devi farla finita, in un modo o nell’altro”, ha risposto. “Bisogna che tutto questo finisca. L’intera faccenda è inaccettabile. Il 7 ottobre non sarebbe mai successo”, ha concluso a un evento, secondo quanto riporta Hareetz.

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