«Mi sembra che cambi poco». Lapidario il commento di Laura Allegrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, in merito al “restyling” dell’esecutivo fatto sabato dalla sindaca Frontini che ha visto l’ingresso di due nuovi assessori – Rosanna Giliberto e Giancarlo Martinengo – al posto dei dimissionari Silvio Franco e Vittorio Sgarbi. «Mi sembra che cambi poco» ribadisce ritenendo il rimpasto «una volontà di mascherare il mancato funzionamento dell’assetto precedente» dichiara la consigliera meloniana. Per poi osservare: «La situazione non cambia. Anzi questo rimpasto finirà per accentuare la distanza tra la giunta e il consiglio, tra l’esecutivo e la città».
E sulle deleghe allo Sviluppo economico locale e Turismo, prima appannaggio di Franco, che la prima cittadina ha avocato a sé: «Aspettiamo di vedere quale sarà la strategia che metterà in campo la sindaca. Il fatto che le abbia avocate a sé già dimostra che quello che si aspettava non è successo» rimarca.
E se la situazione dell’amministrazione, secondo la Allegrini, poco cambia con il riassetto, resta invece pienamente immutata la volontà da parte di alcuni gruppi di opposizione di portare avanti la mozione di sfiducia nei confronti della prima cittadina.
«La sfiducia rimane sul tavolo in attesa di chi la vuole firmare per presentarla e per aprire una seria discussione in consiglio comunale, che è il luogo deputato per giudicare il sindaco» ribadisce concludendo: «Noi siamo in attesa delle firme del Pd».
A proposito di sfiducia, ballava anche l’iniziativa di Andrea Micci. Il consigliere della Lega era pronto a presentarne una specifica che metteva nel mirino due assessori: Silvio Franco e Patrizia Notaristefano. Il primo si è dimesso, la seconda non ha più la delega al delicatissimo settore dei Servizi sociali, assegnati alla new entry Giliberto.
E all’indomani degli “aggiustamenti” apportati alla squadra di governo, il leghista infatti comunica che «si interrompe, ovviamente, la mia iniziativa di presentare le mozioni di sfiducia per i due assessori Patrizia Notaristefano e Silvio Franco. Quest’ultimo, infatti, non fa più parte dell’esecutivo Frontini, mentre l’altra viene spostata dai Servizi sociali per assumere deleghe di natura più formale che sostanziale, senza impattare sui settori strategici della città». L’esponente del Carroccio tiene a rimarcare che «a Notaristefano viene comunque garantito un assessorato, seppur clamorosamente ridimensionato, ma ugualmente retribuito. Una scelta, a mio avviso, che resuscita la peggiore tradizione politica, quella disposta a pagare pure il superfluo, come un assessorato di dubbia utilità, dato che le deleghe con cui è stato ‘creato’ potevano essere accorpate ad un altro di maggiore peso, pur di non congedare alcune figure, per logiche che, immagino, abbiano poco a che fare con l’interesse cittadino». Interrotta dunque l’iniziativa di sfiducia “ad personam”, confermata invece la volontà di porre fine all’amministrazione Frontini espressa con la firma della mozione resa nota nei giorni scorsi. Ma quello che a Micci interessa evidenziare «è il contenuto ‘reale’ e non propagandistico delle mozioni che la Lega era in procinto di presentare su alcune criticità evidenti della giunta, chiedendo la rimozione di Notaristefano e Franco, tanto che oggi abbiamo un esecutivo con i correttivi che volevamo proporre. Questo, peraltro conferma come l’operato della Lega non sia mai strumentale e di facciata per acchiappare consensi e simpatie tra gli elettori, ma seriamente finalizzato al tentativo di incidere sull’attività amministrativa del Comune, nella direzione del benessere cittadino, portando in discussione proposte credibili, attuabili, concrete e sensate. Come lo erano le due mozioni di sfiducia, tanto che oggi trovano riscontro nella nuova giunta varata dal sindaco Frontini». Andrea Micci auspica che «i nuovi assessori ora riescano a ‘raddrizzare’ l’attività di chi li ha preceduti. A iniziare dal marasma creato sugli asili nido comunali, che ho più volte portato all’attenzione dell’ex assessore Notaristefano senza alcun risultato, e nella gestione del verde pubblico che, mi auguro, con il nuovo assessore possa finalmente imboccare la strada giusta». Il leghista inoltre spera che si possa anche iniziare a parlare del turismo «concretamente e non con parabole ideologiche che finora non hanno portato ad alcun risultato» e assicura che la Lega continuerà a monitorare l’attività della maggioranza Frontini «nei confronti della quale ci siamo posti sempre all’opposizione, prima, durante e dopo le elezioni». Tra scetticismo e auspici si attende ora il varo della nuova giunta e di vedere come le forze di opposizione reagiranno in aula ai “correttivi” apportati.