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mercoledì, Ottobre 2, 2024

Inchiesta ultras, nel mirino degli interisti i parcheggi allo Stadio Olimpico

C’era anche un importante versante romano negli affari illeciti dei capi ultras dell’Inter, coinvolti nell’inchiesta milanese che ieri ha decapitato i vertici dei gruppi di tifosi organizzati nerazzurri e del Milan. Uno dei loro slogan, che scimmiottava quello della Banda della Magliana di decenni fa, sarebbe stato infatti “ci pigliamo Roma”, con l’obiettivo di acquisire la gestione dei parcheggi dello Stadio Olimpico, grazie all’intervento della ‘Ndrangheta, e stringere alleanze anche economiche con frange di ultras della Lazio, storicamente amici degli interisti. Con l’aiuto delle cosche di San Luca, secondo le carte dell’inchiesta i vertici del tifo organizzato nerazzurro avevano elaborato un piano, a inizio 2021, proprio per impadronirsi del business del parcheggio nell’area dello stadio della capitale, con la partecipazione di esponenti di spicco della ‘ndrina Bellocco, faccendieri, imprenditori del mondo del calcio e l’aspirazione a far partecipare all’affare altri esponenti di spicco della criminalità organizzata che conoscono bene il contesto romano. Tra i collegamenti Milano – Roma c’è anche lo storico gemellaggio, che va avanti da più di 35 anni, tra gli ultras dell’Inter e quelli della Lazio, rinnovato di recente dopo alcune tensioni, con la partecipazione ad un incontro nel milanese tra nerazzurri e biancocelesti dei capi della curva Nord dell’Olimpico, che ne hanno preso il controllo dopo l’uccisione dello storico leader Diabolik, Fabrizio Piscitelli, assassinato al Parco degli Acquedotti nell’agosto del 2019 e da sempre sostenitore del rapporto privilegiato con gli interisti, tanto che poco dopo la sua morte la curva nerazzurra gli tributò un vero omaggio con striscioni e bandiere.

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