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venerdì, Ottobre 4, 2024

Allarme infiltrati al corteo pro-Palestina, controlli ai caselli e nelle stazioni

Li chiamano “gli infiltrati”, l’allarme in vista della manifestazione pro-Palestina di domani, già vietata dalla Questura, a quasi un anno dalla strage di Hamas in Israele. Una manifestazione che spacca gli stessi promotori: da un lato la Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, che l’ha richiesta ma si atterrà al divieto (“Siamo amareggiati – dicono – ma non scenderemo in piazza”), come non scenderanno gli Studenti Palestinesi in Italia. Dall’altra parte l’Unione democratica arabo-palestinese e i giovani palestinesi che invece vogliono manifestare. Ma se è vietato, cosa succederà? “Il divieto va rispettato”, ripete il neo questore della Capitale Massucci, che però parla anche di “porte di dialogo”. In ogni caso i controlli scatteranno presto già ai caselli delle autostrade e si faranno via via più stringenti andando verso il luogo del ritrovo a Piazzale Ostiense. Oggi vertice tecnico per la sicurezza, mentre chi non sarà in piazza domani dà già appuntamento al 12 ottobre: dalla Comunità palestinese di Roma e del Lazio spiegano che sarà l’occasione, per “chiedere la pace e la fine dei bombardamenti”. Intanto suscita clamore che ieri sera l’associazione islamica Imam Mahdi abbia commemorato a Roma il leader di Hezbollah Nasrallah, ucciso pochi giorni fa in un raid israeliano.

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