Torvaianica, 7mila metri quadri di spiaggia sono diventati di proprietà di uno stabilimento balneare a causa di un grave errore commesso molti anni fa dal Comune di Pomezia.
Almeno questo è quello che è riportato, nero su bianco, in una sentenza del Tribunale Civile di Velletri, contro cui il Comune di Velletri ha già presentato ricorso in appello, ossia in secondo grado, ancora in corso. Lo stabilimento privato e la relativa spiaggia sono situati in via Lungomare delle Meduse. Lo stabilimento gestisce, oltre alla spiaggia in senso stretto, anche annesso bar, ristorante, parcheggio e struttura ricettiva. L’intera vicenda è emersa nel corso di un contenzioso giudiziario amministrativo al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio giunto a sentenza a inizio ottobre. Non è fortunato ultimamente il Comune di Pomezia nelle cause contro gli stabilimenti balneari, visto che ha già visto un’altra sentenza a suo sfavore proprio pochi giorni fa. Questa altra vicenda inizia molti anni fa, quando il Comune di Pomezia ha consentito a una società privata di ottenere in concessione demaniale una grossa porzione di spiaggia, pari in totale a circa 8mila metri quadri, ritenendo che fosse area demaniale, quindi non usucapibile. In realtà, successivamente, si è scoperto che quest’area non era demaniale, ma bensì privata e che quindi avrebbe potuto essere usucapita. Tutto ciò ha consentito alla stessa società privata di acquisire (almeno per il primo grado di giudizio del Tribunale Civile di Velletri) per usucapione, la proprietà di gran parte di questa stessa stessa spiaggia pari, come anzidetto, a circa 7mila metri quadrati. Ora si attende la conferma del secondo grado di appello per la conferma definitiva. L’arenile, quindi, salvo ripensamenti dei giudici civili di secondo grado, diventerà di proprietà dello stabilimento balneare che ne ha acquisito la titolarità per sopravvenuto usucapione. L’intera vicenda è emersa a seguito di un recente ricorso e contenzioso giudiziario che ha avuto luogo tra il 2023 e il 2024 tra la società privata e l’amministrazione comunale. Un ricorso che riguarda presunti canoni non pagati dalla società privata e relativi a questa stessa area, considerata di pertinenza demaniale dal Comune, per gli anni 2011 e 2012. Il contenzioso si è sviluppato quando il Comune di Pomezia ha intimato alla società il pagamento di canoni concessori. Secondo la società, parte di quella superficie non era demaniale, ponendo così un quesito cruciale sulla legittimità delle richieste economiche formulate dall’amministrazione.