domenica, Novembre 24, 2024

Scontro Tidei – Bacheca: volano stracci

Se le stanno dando di santa ragione, il sindaco Pietro Tidei e l’ex primo cittadino Roberto Bacheca. In una nota, l’attuale sindaco, pone al suo collega dieci domande inerenti la sua attività quando ha rivestito l’incarico per dieci anni. “Quello che penso – scrive Tidei – è che Bacheca intenda ricandidarsi e cerca un pò di visibilità su Facebook dedicandomi una serie di post e utilizzando due suoi cloni ovvero Alina Baciu, la moglie, e Ilaria Fantozzi, le due consigliere comunali tardo-femministe che si lasciano usare come alias. Li ho affidati alla lettura del mio avvocato nelle loro varie versioni e quindi ne risponderanno nelle sedi opportune. Qui dedico due parole a Bacheca che mi diagnostica un principio di demenza, vacci piano e non lo dico per me, ma per le persone che di demenza soffrono davvero. Di solito sole in qualche istituto, spesso senza il conforto dei figli che non riconoscono più, senza dire come si sentono, perché ripetono solo le stesse cose, fino a che anche il loro mondo in cui si sono rifugiate si sgretola. La loro sofferenza è quella di tante famiglie merita rispetto. Ora avrei in serbo per lui, invece, dieci domande, risponda o trovi qualcuno che è capace di farlo al suo posto. È vero che è stato accusato di corruzione nell’indagine “Mafia del Litorale” e che il processo non si è celebrato per decorrenza dei termini di prescrizione? E’ vero che ha lasciato al Commissario 30 milioni di buco, 17 di entrate false e 13 di debiti quelli si veri? Da sindaco sapeva che in Comune c’era chi prendeva lo stipendio senza presentarsi da dieci anni al lavoro, chi lavorava per 36 e veniva pagato per 40 ore e chi accumulata 500 giorni di ferie arretrate per farsele liquidare con la pensione? Sapeva che ogni computer di ogni impiegato nel suo comune costava 1.500 euro l’anno di internet e altre 1.500 di programmi? Sotto la sua amministrazione, la Gesam, si aggiudicò per sette anni la gara del servizio di nettezza urbana per quattro milioni l’anno, ma nel bilancio c’è ne erano solo tre e mezzo. Era sbagliato il bilancio o avete sbagliato la gara di appalto? È vero o no che per pagare i debiti contratti fino al 2018 i cittadini pagheranno 300 mila euro di mutuo l’anno? Sa dire il nome di un’opera, una sola, scuola, piscina, campo sportivo realizzata da lui?”.

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