Seduta lampo ieri per il parlamentino di Palazzo dei Priori. Numerose le assenze sia tra gli scranni di maggioranza che di opposizione. Tanto che la stessa sindaca Chiara Frontini, al termine della breve assise, ha tenuto a ringraziare la minoranza per aver garantito il numero legale. Il gruppo di governo, infatti, era rappresentato in aula da 12 consiglieri – più la sindaca e il presidente del consiglio – mentre sull’altro fronte sedevano in otto: Luisa Ciambella di Per il Bene comune, Andrea Micci della Lega, tre consiglieri di Fratelli d’Italia Laura Allegrini, Matteo Achilli e Gianluca Grancini e tre del Pd Alessandra Troncarelli, Lina Delle Monache e Francesca Sanna. Venti presenze che hanno consentito che i lavori consiliari si potessero svolgere regolarmente. Un’assemblea decisamente sotto tono, non solo per la scarsa partecipazione ma anche per il punto da trattare: l’approvazione del regolamento del gruppo comunale di volontariato della Protezione civile. Argomento già ampiamente dibattuto e sviscerato in due apposite commissioni – la prima e la quarta, rispettivamente per le valutazioni tecniche e per quelle nel merito – nel corso delle quali erano stati proposti degli emendamenti per “correggere” alcuni articoli a cui sono stati apportate delle specifiche. E il regolamento era uscito dalle due commissioni con il via libera da entrambe. Un carteggio composto da 17 articoli, più vari commi, che stabiliscono le regole in materia di organigramma, di requisiti richiesti ai volontari per accedere al gruppo e le norme che ne decretano l’esclusione, le finalità e le attività da perseguire. Vuoto anche lo scranno di giunta, fatta eccezione per la sindaca Frontini, il presidente del consiglio Marco Ciorba e la segretaria generale Noemi Spagna Musso. Nessun assessore presente. Un dettaglio che, forse ancor più dei pochi consiglieri in aula, lasciava presupporre che l’assise non si sarebbe protratta a lungo e non avrebbe trattato argomenti di un certo peso. La pratica del gruppo dei volontari di Protezione civile, che è stata risolta in modo veloce e approvata all’unanimità, era stata rinviata lo scorso giovedì perché in quell’occasione, dopo l’ufficializzazione dei due nuovi assessori – Rosanna Giliberto e Giancarlo Martinengo – al posto dei dimissionari Silvio Franco e Vittorio Sgarbi e delle surroghe e i subentri di tre consiglieri si era fatto tardi. Ma l’approvazione del regolamento non poteva essere ulteriormente rimandato, pena la possibilità di accedere ai finanziamenti previsti in materia. Rinviati alla prossima seduta consiliare invece gli altri due punti all’ordine del giorno. Uno, presentato dai gruppi di Viterbo 2020 e Io apro Rinascimento, riguarda la programmata interruzione del servizio treni Cotral tra Viterbo e Roma senza previsione di servizi sostitutivi, mentre l’altro concerne la proposta di conferimento della civica benemerenza all’ingegnere Mario De Cesare presentata dai consiglieri di opposizione Luisa Ciambella (Per il Bene comune), Laura Allegrini, Matteo Achilli e Pietro Amodio (Fratelli d’Italia), Letizia Chiatti e Marco Bruzziches (gruppo misto) e Giulio Marini (Forza Italia-Udc-Fondazione)