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venerdì, Ottobre 11, 2024

Italia-Belgio 2-2. Pellegrini rovina tutto, pari in dieci col Belgio: Cambiaso e Retegui non bastano

Nella terza gara del Gruppo 2 della Lega A di Nations League l’Italia pareggia 2-2 col Belgio e resta in vetta al girone a quota sette punti. Gara a due facce per gli azzurri. Nel primo tempo gli uomini di Spalletti partono forte e si portano avanti di due gol con Cambiaso (2′) e Retegui (24′), poi Pellegrini (41′) si fa espellere per un intervento duro su Theate e i gli ospiti accorciano le distanze con De Cuyper (42′). Gol che cambia il match e riapre la gara. In superiorità numerica, infatti, nella ripresa gli uomini di Tedesco aumentano la pressione, spingono e pareggiano i conti grazie a Trossard (61′). Reduce dalle vittorie contro Francia e Israele, contro il Belgio Spalletti conferma la stessa formazione che ha sbancato Parigi. Un 3-5-1-1 corto e compatto protetto da Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori in difesa, gestito in mediana da Cambiaso, Frattesi, Ricci, Tonali e Dimarco e guidato in attacco da Pellegrini alle spalle di Retegui. Scelte a cui Tedesco, senza le stelle Lukaku e De Bruyne, risponde piazzando invece Tielemans e Mangala in regia e Trossard, De Ketelaere e Doku a supporto di Openda. Subito in pressione, il Belgio aggredisce alto, ma l’Italia palleggia con personalità, salta il pressing appoggiandosi a Retegui e dà subito una spallata al match. Pescato col contagiri da Dimarco, dopo due minuti ci pensa Cambiaso a sbloccare la gara chiudendo alla perfezione una grande ripartenza. Gol che premia l’organizzazione azzurra e accende subito la parita. A caccia di una reazione, gli uomini di Tedesco aumentano i giri tra le linee, manovrano in ampiezza e provano a innescare Doku a destra. Aggressivi in marcatura e nel recupero palla, gli azzurri invece battagliano negli uno contro uno, si affidano a Ricci e Tonali nel giropalla e dialogano bene nello stretto e sulle corsie. Tema tattico che insieme ai cambi di gioco esalta le transizioni e le ripartenze azzurre. Servito ancora da un Dimarco scatenato, Cambiaso impegna Casteels e sulla respinta Reteguei raddoppia i conti di sinistro. Zampata che concretizza la pressione dell’Italia, ma che non basta a chiudere il match. Sul finale del primo tempo, infatti, Pellegrini si fa espellere per un’entrata dura su Theate dopo un appoggio sbagliato di Bastoni e sulla punizione successiva il Belgio accorcia le distanze con De Cuyper sfruttando alla perfezione uno schema. Guizzo che punisce gli azzurri e riapre la gara.
La ripresa si apre con lo spostamento di Doku a sinistra e De Ketelaere a destra e col Belgio che prova subito a schiacciare l’Italia. A caccia del pari, la squadra di Tedesco pressa, guadagna metri e attacca con tanti uomini. In campo col 3-5-1, gli uomini di Spalletti invece arretrano a protezione di Donnarumma e cercano di colpire in ripartenza. Servito in profondità da Bastoni, Frattesi ignora Retegui e spara alto di sinistro da buona posizione, poi Ricci rischia grosso nell’area azzurra. Alti e in pressione, i Diavoli Rossi prendono in mano il possesso, aumentano il ritmo e spingono con gli esterni. E per gli azzurri la gara si trasforma in una battaglia su ogni palla. Retegui lotta spalle alla porta, ma non basta a far respirare la difesa dell’Italia e sugli di un corner Trossard pareggia i conti con una zampata su un colpo di testa sul secondo palo di Faes. Gol che rimette tutto in equilibrio e dopo un intervento dubbio in area di Bastoni su Openda innesca i primi cambi. Da una parte Vranckx, Castagne e Lukebakio prendono il posto di Theate, Mangala e di uno spento De Ketelaere. Dall’altra Fagioli e Udogie entrano per Dimarco e Ricci. Openda sfiora il gol su una conclusione di De Cuyper, poi il match diventa più disordinato e con le squadre lunghe e sulle gambe saltano un po’ tutti gli schemi. Lukebakio spedisce alto di sinistro, poi Pisilli e Raspadori danno il cambio a Tonali e Retegui. Donnarumma esce su Tielemans, poi un cross velenoso di Doku attraversa tutto lo specchio della porta azzurra e la difesa belga mura un sinistro a botta sicura di Frattesi. Occasioni che insieme ad altri cambi chiudono la gara. Nel finale, infatti, non c’è più spazio per altri guizzi. Dopo un’ottima mezz’ora di gioco, l’Italia lotta in dieci per oltre un tempo e porta a casa un punto dolce-amaro col Belgio.

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