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sabato, Ottobre 12, 2024

Piano anti allagamento: basta ritardi

Le prime violente piogge di questa nuova stagione invernale (ancora non entrata nel suo clou) hanno fatto “riemergere” vecchie problematiche. Intere zone sott’acqua con le abitazioni, soprattutto i piani bassi, le sale hobby allagate. A tornare a puntare i riflettori sui disagi vissuti dai residenti dei quartieri Cerreto e Miami sono i consiglieri di Ladispoli Attiva che a gran voce chiedono all’amministrazione di intervenire per mettere in sicurezza le aree. Al centro della questione c’è il progetto «di difesa dagli allagamenti» «avviato oltre un decennio fa» e che ha «l’obiettivo di proteggere la popolazione dai rischi idrogeologici, con un contributo iniziale della Regione Lazio di un milione di euro, stanziato già nel 2004 in risposta agli eventi alluvionali che avevano colpito la parte bassa del quartiere Miami. A questi fondi – spiegano gli esponenti del gruppo d’opposizione – si sono poi aggiunti 300mila euro derivanti da un mutuo acceso dal Comune di Ladispoli con la Cassa Depositi e Prestiti». E nonostante i fondi ci siano da tempo, «il progetto è rimasto fermo, aggravando una situazione già critica» per i due quartieri “incriminati”. «Già nel 2018 il responsabile unico del procedimento aveva sollevato l’urgenza di avviare i lavori, segnalando criticità legate alla procedura di esproprio dei terreni necessari per l’intervneto, ma tali richiami sono stati ignorati». «Nel 2020 – proseguono ancora da Ladispoli Attiva – il Rup è stato costretto a rassegnare le dimissioni, denunciando gravi lacune nella gestione del progetto, tra cui l’assenza di un ufficio dedicato agli espropri e la mancanza di poteri autonomi nella gestione delle risorse. Queste problematiche hanno ulteriormente rallentato il percorso, lasciando il progetto in uno stato di completo stallo». Ritardi che «non solo espongono i residenti dei quartieri Miami e Cerreto a crescenti rischi idrogeologici, ma potrebbero avere gravi ripercussioni legali e finanziarie per l’amministrazione comunale. In caso di allagamenti, potrebbero verificarsi danni ad abitazioni (come già accaduto diverse volte negli scorsi anni) e infrastrutture pubbliche, mettendo in pericolo la sicurezza delle persone e gravando sulle casse comunali. Non solo non è stato portato avanti il piano più ampio – incalzano ancora – ma neppure sono stati attuati quei piccoli correttivi che avrebbero consentito di mitigare il rischio». E con il passaggio del servizio idrico da Flavia Servizi ad Acea Ato2 a quanto pare il progetto non sembra essere stato «mai messo sul tavolo». Riflettori puntati ancora sui terreni che dovevano essere espropriati per portare avanti il progetto: «Hanno cambiato destinazione d’uso con la variante al Prg approvata dall’amministrazione Grando nel 2019». «Non vorremmo che il blocco del piano anti allagamento» sia “sacrificato” per Ladispoli per «favorire logiche legate al mercato immobiliare, magari con qualche piano particolareggiato che anticipa gli effetti della variante non ancora vigente». E dal movimento civico chiedono «con fermezza che l’amministrazione Grando fornisca risposte concrete e immediate, e che sblocchi i lavori per la messa in sicurezza dei quartieri Miami e Cerreto. I cittadini non possono più aspettare. Anche alla luce dei recenti allagamenti, è tempo di agire e di proteggere il nostro territorio».

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