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martedì, Ottobre 15, 2024

“Arrivare a lavoro ormai è un lusso”

Un altro inizio da settimana da incubo per i pendolari. Ieri ennesima odissea sulla FL5 pesato tantissimo per lavoratori e studenti che dovevano raggiungere gli uffici o le sedi dell’università. Da Civitavecchia a Ladispoli, passando per Marina di Cerveteri, i disagi non sono mancati e si prevedono ulteriori giorni difficili per i lavori annunciati a Roma Termini con conseguenti modifiche per alcune corse. «Non sono nemmeno chiari nelle comunicazioni – interviene a gamba tesa Alessio Catoni, presidente del comitato cittadino di Cerenova-Campo di Mare – incentivano a prendere i mezzi ma poi stiamo vedendo come va a finire con soppressioni, ritardi e sovraffollamento nelle carrozze». Ieri, appunto, l’ennesimo guasto in orario di punta ha paralizzato la linea ferroviaria, costringendo migliaia di pendolari ad arrivare con oltre un’ora di ritardo sul posto di lavoro, a scuola o all’università. Senza parlare di coloro che hanno perso visite mediche o mancato appuntamenti importanti. La bacheca Facebook del comitato Pendolari Litoranea Nord viene bersagliate da segnalazioni. «Il treno delle 6.05 dovrebbe essere quello incriminato – scrive Giancarlo – arrivati a Roma Trastevere si sono spente le luci e l’aria condizionata e siamo rimasti fermi, senza un annuncio e, cosa peggiore, con le porte bloccate. Alla fine, apertura manuale e tutti accalcati sul treno per Orte delle 7.23 in ritardo. Capisco un guasto, ma bastava un annuncio anche solo col passaparola e aprire le porte che nel frattempo abbiamo visto passare altri 3 treni per Ostiense, ma senza poterli prendere». Una polemica tira l’altra: «Il treno delle 7.44 da Civitavecchia fermo a Maccarese. Ormai andare a lavorare è un lusso», si sfoga Massimo. I cittadini fino a qualche tempo fa potevano contare su una linea ferroviaria efficiente. Ormai non più. L’elenco dei disservizi è piuttosto lungo, dalle comunicazioni poco chiare e non di certo tempestive, alle app mobili spesso inutili e poi i recenti lavori alle infrastrutture sulla linea Roma Civitavecchia che prevedono modifiche, soppressioni e limitazioni delle corse nel periodo 14-25 ottobre, senza però fornire all’utenza dettagli che permettano una programmazione dei viaggi. «La rete mostra una fragilità preoccupante – è quanto detto da Andrea Ricci, presidente del comitato pendolari – e Rfi sostiene che i ricorrenti guasti in tutto il Lazio non hanno nulla a che vedere con i lavori eseguiti o in corso, ma questa difficilmente la si può considerare una buona notizia». Lo stesso Comitato si lamenta della informazione ritardata e confusa in alcuni giorni. «Capiamo – aggiunge Ricci – che non è facile capire immediatamente quanto ci vuole a riparare un guasto, ma non si possono dare solo informazioni rigide legate ai sistemi informativi e sperare che i capitreno sappiano interpretare le poche notizie disponibili. Sconcertante in particolare che su infomobilità, il giorno del blackout, in tutti nei comunicati sia stato evidenziato che il guasto era tra Termini e Tiburtina, lasciando all’intuito che provocava disagi non solo sulle linee per Orte ma su tutta la rete».

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