La Procura di Roma ha chiesto 9 mesi di condanna (la prescrizione non è intervenuta in quanto è contestata l’aggravante mafiosa), per Salvatore Buzzi, nel procedimento che vede imputate una ventina di persone in uno dei filoni nati dalla maxi inchiesta Mondo di mezzo. Davanti ai giudici della prima sezione penale il rappresentante dell’accusa ha inoltre chiesto l’assoluzione dalle accuse per l’ex capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D’Ausilio, con la formula “per non avere commesso il fatto”. Stessa richiesta per l’ex Dg di Ama Giovanni Fiscon, per il quale la Procura chiede anche di fare cadere le accuse, per altri capi di imputazione, con la formula “perché il fatto non sussiste” o non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Polemica la reazione di Buzzi: “Dopo oltre 6 cambi di collegio giudicante siamo arrivati alla conclusione: tutti assolti perché prescritti o per non aver commesso il fatto, fatta eccezione per Buzzi non prescritto perché gli fu contestata l’aggravante mafiosa nel 2014, nonostante la esistenza della mafia sia stata demolita dalla Cassazione del 2019” ”I miei difensori – aggiunge Buzzi – non avranno difficoltà a smontare la paradossale richiesta di condanna”. La sentenza del processo, nel quale il Campidoglio si è costituito parte civile con l’Avvocatura, è attesa per il prossimo 30 gennaio.
