Nuovi scavi, nuove scoperte. Castrum Novum non smette di regalare sorprese e conferme ai tanti volontari ed archeologi che in questi giorni sono impegnati in nuove operazioni di scavo nel sito più antico della città, sotto l’egida della Soprintendenza dell’Etruria Meridionale-SABAP, in collaborazione con l’Università di Pilsen e l’Istituro Romano Finlandese. Grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale, che sta finanziando l’intervento di due scavatrici meccaniche, stanno tornando alla luce i ruderi di una gran parte del cuore dell’antica colonia romana. Un architrave con decorazioni scolpite, alcune colonne doriche, la grande soglia di un edificio importante e oltre quaranta metri del Decumano, la strada principale della città, sono solo alcuni dei ritrovamenti che giorno dopo giorno stanno trasformando il sito archeologico in uno dei tesori più preziosi del comprensorio e del territorio costiero. Entusiasti il sindaco Pietro Tidei e la consigliera Paola Fratarcangeli, che seguono da vicino i progressi portati avanti dal Polo Museale Civico, diretto da Flavio Enei e dal Gatc, gruppo archeologico del territorio cerite. “Ad ogni visita restiamo sorpresi da quello che troviamo a Castrum Novum- ha affermato il sindaco Tidei- La nostra Amministrazione si impegna a sostenere le operazioni che consentiranno agli archeologi di riportare alla luce l’intera colonia romana. Con il progetto della via ciclabile- ha spiegato il Sindaco- è previsto un grande intervento di riqualificazione e sistemazione dell’area di accoglienza al parco archeologico, che diventerà il punto centrale del percorso che collegherà Civitavecchia al Castello di Santa Severa, attraversando i punti di interesse storico e paesaggistico della costa”. “Castrum Novum racconta molto delle origine della nostra città e ogni scavo restituisce un patrimonio storico importantissimo, che deve essere valorizzato e fatto conoscere – ha affermato la consigliera Fratarcangeli – Invitiamo tutti i concittadini a visitare il sito per poter seguire i progressi delle scoperte dei nostri archeologi. E ci rivolgiamo anche ad imprenditori e operatori economici della nostra zona, perché possano conoscere il parco archeologico e prendere in seria considerazione l’opportunità di sostenere l’opera di tanti volontari e contribuire al mantenimento e al restauro dei “tesori” rinvenuti, così da partecipare attivamente alla vita sociale e culturale del nostro Paese”, ha concluso la Consigliera con delega ai beni archeologici.