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giovedì, Ottobre 17, 2024

Frana di Ceri, situazione di stallo: nessun Ente si attiva per i lavori

Dopo la frana e la chiusura di via di Ceri nessuno passo in avanti istituzionale per avviare i lavori di consolidamento della rupe tufacea. Non che fosse breve l’iter, ma a sentire la sindaca la Regione non ha fornito quella risposta che ci si attendeva, almeno in questa fase di emergenza. I problemi sono due principalmente. Il primo riguarda i fondi, si parla di milioni di euro. Chi dovrà sborsare i soldi? Non meno importante il discorso della tempistica visto che dopo il sopralluogo del geologo la stima è di almeno un anno. Tantissimo per i residenti che per tornare a casa devono fare un giro più lungo. «Ho scritto già alla Regione – conferma Gubetti – in particolare all’assessore a Lavori Pubblici e Viabilità Rinaldi ma non abbiamo avuto ancora una risposta. La situazione è grave e mi sarei aspettata almeno una chiamata per capire come muoverci. La rupe si trova su un terreno privato, la strada è pubblica, del comune. Ma ci vogliono milioni di euro per sistemare tutto». Poi chiama in causa la ex rivale candidata a sindaco nel 2022. «Anna Lisa Belardinelli ha lasciato tempo fa il consiglio comunale – sostiene – per un incarico in Regione. Mi aspetto che si attivi per il bene della città perché c’è bisogno di tutti per riuscire a risolvere un problema che si è creato per colpa del maltempo». Replica Belardinelli impegnata nella segreteria dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici. «Ho già sottoposto la sua lettera – risponde – ai tecnici. Chiederò ulteriori chiarimenti ma la Regione non credo possa intervenire perché parliamo di un terreno privato. Tra l’altro la normativa citata dal comune nella richiesta parla di opere pubbliche e la procedura si attiva in caso di calamità, non sembra applicabile al caso». L’ex consigliere rincara la dose. «Nel 2019 Gubetti era assessore quindi dovrebbe esserne a conoscenza: il comune ha affidato uno studio geologico con progetto definitivo sul tipo di interventi da realizzare per eliminare la pericolosità di quello stesso tratto. Come mai non è stato interessato né il privato né la Regione allora a guida Zingaretti?».

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