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venerdì, Ottobre 18, 2024

Sciopero dell’automotive, “cambiamo marcia”. Migliaia di lavoratori in corteo a Roma

Oggi le tute blu tornano in piazza a Roma, con una manifestazione che si annuncia molto partecipata, per chiedere garanzie sull’occupazione e il rilancio dell’industria dell’automobile in Italia. A partire dai siti produttivi Stellantis. Era dal 1994 che Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm non manifestavano assieme con uno sciopero unitario nel settore. Il concentramento è previsto in Piazza Barberini alle ore 9,30, da lì partirà il corteo fino a piazza del Popolo dove si terranno gli interventi dei delegati e dei segretari generali sotto lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto”. Attese anche delegazioni di sindacati europei e mondiali. “Il 18 ottobre noi ci alziamo in piedi e incrociamo le braccia: scioperiamo per difendere il lavoro e il nostro futuro”, argomenta il segretario generale della Fiom Michele De Palma: “Abbiamo deciso di fermarci insieme, con una grande manifestazione a Roma, perché – aggiunge – pensiamo che si possano salvare il sistema dell’automotive e la produzione industriale dell’auto nel nostro Paese”. Mentre il segretario della Uilm Rocco Palombella nelle scorse settimane parlava di “situazione drammatica. In ogni stabilimento non c’e’ assolutamente la piena occupazione ma cassa integrazione e livelli produttivi bassissimi. Non c’è una prospettiva di rilancio degli stabilimenti”. Domani le tute blu tornano in piazza a Roma, con una manifestazione che si annuncia molto partecipata, per chiedere garanzie sull’occupazione e il rilancio dell’industria dell’automobile in Italia. A partire dai siti produttivi Stellantis. Era dal 1994 che Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm non manifestavano assieme con uno sciopero unitario nel settore. Il concentramento è previsto in Piazza Barberini alle ore 9,30, da lì partirà il corteo fino a piazza del Popolo dove si terranno gli interventi dei delegati e dei segretari generali sotto lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto”. Attese anche delegazioni di sindacati europei e mondiali. “Il 18 ottobre noi ci alziamo in piedi e incrociamo le braccia: scioperiamo per difendere il lavoro e il nostro futuro”, argomenta il segretario generale della Fiom Michele De Palma: “Abbiamo deciso di fermarci insieme, con una grande manifestazione a Roma, perché – aggiunge – pensiamo che si possano salvare il sistema dell’automotive e la produzione industriale dell’auto nel nostro Paese”. Mentre il segretario della Uilm Rocco Palombella nelle scorse settimane parlava di “situazione drammatica. In ogni stabilimento non c’e’ assolutamente la piena occupazione ma cassa integrazione e livelli produttivi bassissimi. Non c’è una prospettiva di rilancio degli stabilimenti”.

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