Italia Nostra, l’associazione nazionale che tutela il patrimonio storico e naturalistico italiano, interviene in merito al convento di Santa Severa. “Santa Severa è un rettangolo di costa disteso sul Tirreno di 74 ettari, interamente costruito e privatizzato – dice in una nota Italia Nostra – gradevole per i proprietari di ville e villette, ma senza neppure uno scampolo di verde pubblico. Rimaneva, fino al 2020, il parco del Conventino dei Francescani, che fu assai caro a Giovanni Paolo II, con intorno un ettaro di verde rigoglioso intorno alla piccola chiesa anni ’50. Luogo aperto e di ritrovo per i fedeli e non solo. Abbandonato dagli ultimi bravi frati, subito se ne vide la sorte segnata dalla costruzione di 24 villette. Una soluzione assai gradita alla Confraternita che ne è proprietaria, ad una società immobiliare, e a tanti altri ancora. Mentre incredibilmente, nonostante fosse legato alle straordinarie vicende politiche della guerra fredda e di Solidarnosc di cui Wojtyla fu testimone, nessun veto alla vendita sia mai venuto dalle superiori gerarchie ecclesiastiche. Non avevano fatto i conti con chi rispetta le grandi memorie legate a quel luogo e con i tanti cittadini stufi di vedere il territorio sotto il dominio del “lotto continuo”. E così, dopo un lungo tira e molla dal 2021, in Comune l’opposizione ha fatto il suo dovere e il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, con determinazione e coraggio si è assunto le proprie responsabilità, portandosi dietro la maggioranza a impegnarsi per una variante urbanistica per salvare quell’ultimo ettaro di verde. Questo avvenimento non è ordinaria amministrazione, non è una notizia di poco conto, solo perché in Provincia e fuori dal mondo politico che conta. L’11 ottobre 2024 con tutte le cautele del caso, è un giorno da ricordare. La politica, per una volta, non si fa trascinare dagli interessi privati, ma agisce a favore degli interessi comunitari. Per la salute, per la memoria, per la cultura, per gli alberi sempre più maltrattati alla stregua di intrusi, per la buona urbanistica”.