Nell’ambito della Conferenza sull’attività antimine in Ucraine UMAC-2024 (Ukraine Mine Action Conference), tenutasi in questi giorni a Losanna (Svizzera), i partner internazionali hanno mostrato la disponibilità a fornire all’Ucraina l’ulteriore supporto nell’attività di sminamento.
Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Canada hanno annunciato i stanziamenti per un importo totale di quasi 70 milioni di dollari. La Svizzera prevede di fornire all’Ucraina tre macchine da sminamento pesanti GCS-200 per il Servizio statale di emergenza e ha inoltre preso la decisione di stanziare 30 milioni di franchi svizzeri a uno dei progetti del Fondo svizzero dell’attività antimine (FSD) operante in Ucraina. Il finanziamento verrà effettuato nell’ambito del già annunciato aiuto di 100 milioni di franchi svizzeri.
I governi di Svizzera e Gran Bretagna sono pronti a stanziare fondi per un progetto pilota sulla priorità nello sminamento umanitario. Il sistema, costruito sulla piattaforma del colosso tecnologico Palantir, consentirà di determinare le aree prioritarie per lo sminamento sulla base di un’ampia gamma di dati. Il progetto pilota di tre mesi sarà realizzato nella regione di Kharkiv. Gli Stati Uniti, che a settembre avevano annunciato 102 milioni di dollari di nuovi aiuti per lo sminamento umanitario, hanno informato durante la Conferenza sull’iniziativa mirata ad aumentare la conoscenza degli operatori ucraini del settore di sminamento sul funzionamento delle organizzazioni internazionali di donatori, che consentirà agli operatori di attrarre sostegno internazionale in futuro. A partire dal 2022, l’assistenza totale dei partner internazionali all’Ucraina allo sminamento umanitario ammonta a 1 miliardo e 70 milioni di dollari USA. Ciò ha contribuito notevolmente allo sviluppo dell’attività di sminamento e alla creazione dell’attuale mercato locale dei servizi del settore. Oggi in Ucraina lavorano 58 operatori certificati, oltre 4 mila genieri e 98 macchine per lo sminamento. L’Ucraina ha lanciato una serie di droni che hanno preso di mira Mosca e la Russia occidentale, hanno dichiarato funzionari regionali, aggiungendo che non sono stati segnalati feriti o danni significativi. Le unità di difesa aerea russe hanno distrutto almeno un drone che volava verso Mosca, ha dichiarato il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin, sull’applicazione di messaggistica Telegram. Secondo informazioni preliminari, non ci sono stati danni o vittime in seguito alla caduta di detriti nel distretto di Ramensky della regione di Mosca. Gli elettori della Moldavia hanno iniziato a votare questa mattina per le elezioni presidenziali e per il referendum sull’adesione all’Unione europea, con il timore di un’ingerenza russa nei due test elettorali chiave nel mezzo della guerra nella vicina Ucraina. Le elezioni sono la prova decisiva della svolta europeista dell’ex repubblica sovietica sotto la guida della presidente in carica Maia Sandu, che sta cercando un secondo mandato nel Paese di 2,6 milioni di abitanti. La polizia ha effettuato centinaia di arresti dopo aver scoperto un massiccio piano di compravendita di voti, avvertendo questa settimana che fino a un quarto dei voti espressi potrebbe essere stato influenzato dal denaro russo. “Il nostro Paese è a un bivio… Un gruppo di ladri sta cercando di ingannare le persone, promettere loro denaro, fornire loro informazioni false”, ha detto il primo ministro Dorin Recean, esortando i moldavi “a essere vigili”. Sandu, che ha battuto un presidente in carica sostenuto da Mosca nel 2020, ha tagliato i legami con la Russia e ha chiesto l’adesione della Moldavia all’Ue in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. La presidente ha ripetutamente lanciato l’allarme sui tentativi russi di interferire nel voto: un’affermazione che Mosca ha respinto.