sabato, Ottobre 26, 2024

Spopola la cocaina “rosa” tra i minorenni della Roma benestante

La chiamano ‘cocaina rosa’ anche se con la polvere bianca ha poco a che fare. La nuova sostanza stupefacente, infatti, è normalmente una fenetilamina di laboratorio (2C-B), ma non mancano casi in cui ad altre sostanze psicoattive in polvere viene aggiunto il colorante alimentare rosa. Si ‘sniffa’ come la cocaina, ma di quest’ultima sostanza difficilmente c’è traccia. È una droga per consumatori facoltosi: un grammo può arrivare a costare fino a 400 euro e per questo è diventata tristemente uno status symbol. A Roma, le ultime indagini della Polizia hanno intercettato un giro di spaccio che punta, in particolare, ad alcuni quartieri nell’area nord: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. I clienti? Ultra 65enni ma anche giovani e giovanissimi, spesso minorenni. Gli agenti in borghese, infatti, da settimane presidiano, in queste zone, le aree esterne di bar e discoteche. Nelle ultime operazioni, dal commissariato Salario-Parioli, è stato poi scoperto un nuovo ‘metodo’ creativo per consegnare la droga a domicilio, magari in occasione di cene o feste: la cocaina viene nascosta in lampade di sale, insospettabili contenitori dove possono entrare fino a 500 grammi di sostanza alla volta. Una situazione che preoccupa, soprattutto perché coinvolge i più giovani. “È una delle sostanze più utilizzate in questo momento e ha degli effetti devastanti- spiega Antonio Bolognese, responsabile scientifico della Commissione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma- per il modo in cui si assume ha una precoce attività sul cervello, ossia crea immediatamente una sensazione di ‘piacere’, e si elimina altrettanto velocemente. Ma come tutte le sostanze stupefacenti può portare a dipendenza e stati psicotici”.

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