La Guardia di Finanza, su disposizione della Procrura di Civitavecchia, ha sequestrato le “torri” di Fiumicino: l’imponente complesso immobiliare di 25mila metri cubi. Sul posto erano presenti due auto delle Fiamme Gialle e diversi finanzieri, impegnati nell’operazione.Le prime indiscrezioni parlano di un sequestro legato a presunte violazioni tecniche, riguardanti principalmente le volumetrie e le destinazioni d’uso degli edifici. Non si tratta quindi di un sequestro connesso a reati penali di altra natura, ma piuttosto di una questione di natura urbanistica e amministrativa. Nel corso delle attività finalizzate al Controllo Economico del Territorio, – spiega la Guardia di Finanza – si è recentemente conclusa una complessa operazione eseguita dalle Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia di contrasto agli illeciti perpetrati in danno del territorio e dell’ambiente. Sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia, i militari della Stazione Navale di Civitavecchia hanno proceduto al sequestro penale, formalizzato dalla citata Autorità Giudiziaria e accolta dal G.I.P., di un ampio complesso immobiliare di circa 25.000 metri cubi. Gli imponenti edifici, in fase di ultimazione e realizzati nel Comune di Fiumicino da una nota società di costruzione, sono costituiti da due torri gemelle con altezza pari a 30 metri ciascuna e sarebbero stati destinati sia ad uso direzione, quali uffici e studi privati, che residenziale, contando 54 unità abitative, per un valore economico di oltre 16 milioni di euro. L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore Capo dott. Alberto Liguori coadiuvato dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Marina Mannu, ha permesso ai militari operanti di accertare che gli indagati, in concorso tra loro ed in ragione dei diversi ruoli svolti, hanno realizzato una lottizzazione abusiva dei terreni a scopo edilizio dove sorge l’attuale costruzione. La realizzazione dell’intero complesso immobiliare, ricadente in parte in area destinata a verde pubblico, è avvenuta in assenza di validi titoli edilizi in quanto quelli originariamente ottenuti divenivano illegittimi a seguito della presentazione di continue varianti in corso d’opera. Variazioni e modifiche non conformi al permesso a costruire che consentivano alla società costruttrice di conseguire un notevole, sproporzionato nonché ingiusto vantaggio in termini di volumetria realizzabile. In ragione degli elementi probatori raccolti venivano deferiti alla Procura della Repubblica competente 4 soggetti: il direttore dei lavori, il progettista, il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori e il rappresentante legale della socie\tà costruttrice, per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altre violazioni al testo unico dell’edilizia. Le quotidiane attività operative svolte dalla componente aeronavale della Guardia di Finanza garantiscono la costante e qualificata presenza del Corpo a presidio del mare territoriale e del territorio costiero del Lazio. L’attività di prevenzione, contrasto e repressione degli illeciti ambientali e dell’abusivismo edilizio, si qualifica quale misura deterrente verso ogni forma di condotta illecita perpetrata a danno dell’economia legale e degli interessi economici dello Stato e si concretizza, sempre più, nella vicinanza degli uomini delle Fiamme Gialle di mare verso il cittadino, ai suoi interessi ed a quelli legati alla tutela del bene comune. Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.