venerdì, Novembre 22, 2024

13 arresti per corruzione su fondi Pnrr, c’è il sindaco di Ceccano. I soldi delle tangenti nascosti in un garage

Fulcro fondamentale di una presunta associazione a delinquere radicata e operante all’interno del Comune di Ceccano, che avrebbe gestito illecitamente parte dei fondi pubblici, in particolare quelli stanziati nell’ambito del Pnrr, destinati ad appalti e servizi. Così viene definito nelle 146 pagine di ordinanza il sindaco Roberto Caligiore, arrestato nella maxi operazione della squadra mobile di Frosinone. Promotore e organizzatore di quella che gli inquirenti definiscono una compagine criminale, al cui vertice ci sarebbe stato anche il faccendiere Stefano Anniballi, tesoriere dell’organizzazione. Un sistema fatture/tangenti, lo chiamano gli investigatori. Appalti illegali, dal valore di 5 milioni di euro, affidati direttamente a soggetti compiacenti, imprenditori e professionisti, dietro il pagamento di mazzette. Soldi che Anniballi avrebbe prelevato settimanalmente, si legge nelle carte, custoditi in un garage del capoluogo ciociaro, prima di spartirli con gli altri sodali. Il denaro sarebbe stato riciclato attraverso un sistema di fatturazioni e bonifici verso aziende fittizie e riscosso dagli indagati a cui sono stati sequestrati circa 500mila euro. Tra le gare che si sospetta siano state pilotate i lavori di riqualificazione del centro storico, quelli di messa in sicurezza e riduzione del rischio sismico di una scuola elementare e anche il bando per i servizi di accoglienza integrata per richiedenti asilo e rifugiati. Un milione e mezzo di euro corrisposto dal Comune di Ceccano a una cooperativa che poi avrebbe girato a una delle società riconducibili alla presunta associazione bonifici per 60mila euro, per servizi di pulizie inesistenti.

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