Riqualificazione e rinnovamento. Le parole d’ordine della politica del cambiamento su cui si fonda la cura Frontini per Viterbo, dopo gli interventi urbanistici già eseguiti o in corso d’opera nei vari cantieri che costellano la città, ora si estende alla macchina amministrativa. A partire dal primo novembre sarà, infatti, operativo il nuovo modello organizzativo generale dell’ente, proposto dalla sindaca per “aumentare il livello quantitativo e qualitativo dei servizi erogati agli utenti esterni e interni, di assicurare il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, ed economicità dell’azione amministrativa e garantire l’attuazione del programma di governo e dei relativi obiettivi”. Un risultato che viene perseguito ridefinendo “le strutture organizzative di massima rilevanza e attribuendo le competenze”. Traducendo: si procederà a una ‘rivisitazione’ dei settori, individuando quelli più significativi per il funzionamento della macchina amministrativa, e anche dei modi di conferimento della titolarità degli uffici ai dirigenti. Dettate poi le linee fondamentali di organizzazione degli uffici che devono essere ispirate al criterio della “funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità”. La volontà di adottare un nuovo modello organizzativo dell’ente comunale – che sostituisce integralmente quello approvato nel settembre 2023 – nasce, stando a quanto riporta la delibera di giunta, dall’analisi relativa all’attuale assetto, ai processi e alla distribuzione delle attività e delle risorse umane da cui è emersa la necessità di modificare le strutture dirigenziali tramite una diversa attribuzione delle competenze. La nuova macrostruttura del Comune, che sarà resa operativa a partire dal 1 novembre, prevede di dare mandato al dirigente del V settore – Gestione e Sviluppo del personale – per provvedere ad assegnare in maniera autonoma le risorse umane tenendo conto delle nuove attribuzioni di competenze ai vari uffici. I dirigenti avranno poi il compito di adeguare la riorganizzazione del proprio settore al nuovo assetto dell’ente. E, per quanto riguarda le posizioni dirigenziali, spetterà successivamente alla sindaca Frontini decidere le eventuali modifiche. Scelta che avverrà soltanto dopo una attenta ricognizione delle posizioni e degli incarichi di elevata qualificazione richiesti dal nuovo modello organizzativo della macchina amministrativa. La delibera di giunta, che ha già ottenuto i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile, sarà trasmessa alle organizzazioni sindacali interne all’ente e territoriali, a tutti i dirigenti, al servizio di controllo interno e ai revisori dei conti.