«Lo squallore di Angeletti non conosce limiti. Invece di pensare ai suoi processi, ai suoi reati (presunti ndr) accumulati, ritrova una storia di 40 anni fa, dove l’arch. Mencarelli fu coinvolto suo malgrado e subendo 20 giorni di ristrettezze domiciliari nella propria abitazione per vicende a lui estranee . Fatto sta che fu assolto con la massima formula “perché il fatto non sussiste ‘ e risarcito del danno patito per una detenzione se pur domiciliare». Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei replica così al consigliere di minoranza Roberto Angeletti sul “caso Mencarelli”. «Voler infangare un professionista che in 40 anni di attività presso quasi tutti i Comuni del comprensorio, nei quali ha sempre riscosso stima per la propria professionalità, significa non solo calpestare la dignità altrui ma gettare misere e sporche accuse da quale pulpito, da colui che della calunnia fine a se stessa ne ha fatto modello di vita – attacca Tidei – Chi conosce come me Mencarelli da quasi 40 anni e chi lo ha visto lavorare nell’interesse del Comune non può certo disconoscergli competenza e pragmatismo negli obiettivi raggiunti». «Confermo non solo la mia stima e fiducia ma dico ad Angeletti: guardasse la sua di vita allo specchio e giudicasse prima se stesso. Un episodio in un tempo remoto che non ha precluso affatto la vita di un noto ed affermato professionista non può in uno stato di diritto lacerare coscienze tantomeno emettere giudizi».