Domani, martedì 5 novembre i comuni di Nettuno ed Anzio riceveranno la visita della Commissione Antimafia parlamentare. Ad Anzio gli uffici, durante la visita, saranno chiusi al pubblico nella sede diVilla Sarsina dalle 10.30 alle 12.30. Il Comune di Nettuno invece resterà regolarmente aperto. L’annuncio della visita è stato dato dal senatore del Pd Walter Verini, che ha rivendicato di avere sollevato il problema alla Presidenza della Commissione stessa nella loro riunione del 17 ottobre scorso. Leggi anche: Antimafia, l’audizione “segreta” dei commissari di Anzio e Nettuno in Parlamento: come è andata. “Quanto sta accadendo nel territorio di Anzio e Nettuno è gravissimo. Tornano a votare a metà novembre due comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, nei quali opera una criminalità organizzata diffusa e pericolosa e dove si sarebbe dovuto trovare il modo di non tornare al voto prorogando i commissariamenti, come il PD aveva chiesto. Due comuni dove esponenti politici e amministratori coinvolti nelle indagini e nelle misure cautelari si occupano in prima persona di liste e candidati. Davvero incredibile, intollerabile, inaccettabile», aveva sostenuto il deputato Verini. «Per questo in Ufficio di Presidenza della Commissione Antimafia abbiamo dì nuovo lanciato un allarme. Abbiamo chiesto – e la proposta è stata accolta – che la Commissione torni ad Anzio e Nettuno nei prossimi giorni, faccia incontri e audizioni con tutte le forze che contrastano le mafie e la corruzione. Dia un segnale di presenza reale». E ancora: «Abbiamo chiesto inoltre di muoversi immediatamente presso il Tribunale competente per la valutazione delle liste dei candidati, che saranno presentate nelle prossime ore, per sapere nei tempi più rapidi possibili e rendere pubblici i nomi di quanti di loro si trovassero nelle condizioni di incompatibilità e incandidabilità perché indagati o imputati per gravi reati». «Serve un grande impegno delle forze politiche, insieme alle reti dell’ antimafia sociale per affermare legalità, trasparenza, rispetto delle regole. La situazione di quei comuni, di realtà vicine come Aprilia, del litorale laziale non può né deve essere sottovalutata da nessuno. Come PD lavoriamo per questo, e chiediamo che anche le altre forze politiche, specialmente quelle che hanno guidato i comuni sciolti, facciano altrettanto», conclude il deputato.