Ceccano scende in piazza per la legalità. La cittadina in provincia di Frosinone è stata travolta il 24 ottobre scorso dall’inchiesta europea “The Good Lobby” che ha portato agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione l’ormai ex sindaco Roberto Caligiore e altre nove persone, oltre a tre interdittive con il divieto di stipulare contratti con la pubblica amministrazione. Cinque giorni dopo, le dimissioni in massa dei consiglieri comunali hanno avuto l’effetto di far decadere l’amministrazione. Poi, tre giorni fa, la nomina del commissario prefettizio Fabio Giombini. Oggi ex esponenti dell’opposizione, attivisti e molti cittadini si sono radunati nel parcheggio antistante la caserma dei Carabinieri per risalire nel centro storico ed arrivare fin sotto al palazzo del Comune. Chiedono la rinascita di Ceccano, che in 10 anni è stato commissariato per tre volte. C’è chi accusa gli amministratori di omertà, c’è chi chiede di ricostruire una società in cui ci sia la trasparenza al primo posto.