venerdì, Novembre 22, 2024

L’allerta rossa si sposta a Barcellona, voli ridotti e allagato l’aeroporto. La pista invasa dall’acqua. I morti sono 222 

La polizia catalana, i Mossos d’Esquadra, hanno riferito di aver salvato un uomo che era rimasto intrappolato nella sua auto in una zona che si è allagata a causa della Dana, a Baix Llobregat, nell’area a ovest di Barcellona. Nel video del salvataggio si vedono tre agenti che estraggono l’uomo dal finestrino dell’auto, per metà sommersa dall’acqua. “In caso di pioggia torrenziale bisogna evitare di viaggiare e non bisogna prendere l’auto” ricordano i Mossos. Aumenta ad almeno 222 vittime il bilancio della Dana con il ritrovamento di altri cinque corpi senza vita, mentre i 17mila agenti di sicurezza dispiegati nella regione di Valencia proseguono le ricerche dei dispersi e collaborano al ripristino dei servizi. Il sito d’informazione Abc riferisce del recupero di tre morti sulle spiagge di Valencia dalla Guardia Civil, di cui due sulla spiaggia di Sueca e uno sulla spiaggia di Pinedo. La Guardia Civil ha trovato in un fosso a Catarroja (Valencia) il corpo di una persona travolta dall’acqua. I soccorritori hanno recuperato il corpo di una vittima anche nella città valenciana di Sedavi, all’interno del parcheggio sotterraneo di un negozio di mobili. In tutto quasi 17mila soldati, tra cui militari, guardie civili e polizia nazionale sono ormai dispiegati nelle zone colpite dalla Dana, nella provincia di Valencia. La maggior parte degli agenti stanno ancora cercando altri corpi, dato che ci sono centinaia di persone di cui è stata denunciata la scomparsa e che non sono state ancora localizzate. “Noi militari stiamo facendo tutto quello che possiamo” per affrontare l’emergenza nei territori alluvionati, “facciamo turni durissimi di 12 ore, le persone tornano esauste”, “ci stiamo recando in ogni strada, in ogni casa”, “ma non possiamo muoverci con la facilità che vorremmo”. Lo ha detto il direttore generale dell’Unità militare di emergenza spagnola (Ume), Javier Marcos, in un punto stampa al Palazzo della Moncloa, nel quale ha difeso l’azione delle forze armate, affermando che “fin dal primo momento” tutte le loro capacità “sono state messe al servizio della Comunità valenciana”. “Quando la regione valenciana ci ha dato luce verde per intervenire, in pochi minuti eravamo già nella zona dell’emergenza”, ha aggiunto. Marcos ha sottolineato la difficoltà di operare nelle zone colpite dall’alluvione: “La mobilità è limitata per l’alto grado di distruzione”, la “complessità” della situazione richiede di “essere disciplinati e avere pazienza”. Almeno 150 litri per metro quadro di pioggia sono stati accumulati all’aeroporto di El Prat in quattro ore, nel diluvio che da stamattina si è abbattuto su Barcellona, ed equivalgono “a un quarto di quanto piove in tutto l’anno”, secondo ciò che ha segnalato il portavoce di Amet, l’agenzia statale di Meteorologia, Ruben del Campo, citato da El Pais. Una quantità vicina al record storico di 187 litri registrato in una sola giornata nel settembre 1953. A Barcellona per mesi, durante quest’anno, era stata dichiarata l’emergenza idrica per l’eccezionale siccità prolungata registrata in Catalogna. Anche il porto di Barcellona ha interrotto le operazioni per le conseguenze della Dana che si è abbattuta sulla regione. L’autorità portuale ha informato in un comunicato sui social che le operazioni nei terminal containers di Apm, Hutchison, Port Best e Delta Deport sono state interrotte a conseguenza delle piogge torrenziali che si sono spostate dal sud al nord della costa del Levante iberico, con gravi conseguenze soprattutto nell’area di Barcellona. Le operazioni nel porto e l’accesso nei terminal sono stati interrotti nel terminal di Best dalle 14 alle 20, mentre Delta Deport ha sospeso le operazioni “fino a nuovo avviso”.

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