Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian apre una finestra di dialogo, dopo le minacce di rappresaglia della Guida Suprema ayatollah Ali Khamenei. Afferma Pezeshkian che un cessate il fuoco “potrebbe influire” sulla risposta di Teheran all’attacco israeliano. L’intelligence israeliana ritiene che solo 51 ostaggi, sui 101 che si trovano nella Striscia di Gaza, siano ancora vivi. Lo sostiene il quotidiano in lingua ebraica Israel Hayom citando valutazioni dei servizi segreti. Furono 215 le persone rapite durante l’assalto del 7 ottobre sferrato da Hamas. Quasi la metà di loro sono stati rilasciati grazie ad accordi o a operazioni militari. Hamas ha annunciato più volte che alcuni ostaggi sono stati uccisi dai raid condotti di Israele sulla Striscia di Gaza. Testimoni nella regione settentrionale di Jabalia, a Gaza, hanno descritto la situazione come catastrofica. Le forze armate israeliane avrebbero portato rinforzi da altre parti della fascia costiera per sostenere un’operazione in corso nell’area. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, dopo che ieri nella stessa città decine di persone sono state uccise. Fonti mediche hanno riferito di almeno altre quattro vittime a causa di un attacco aereo israeliano. I combattimenti in corso sono particolarmente intensi. I giudici di Rishion Le Zion hanno esteso la detenzione di un portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sospettato di aver fatto trapelare documenti riservati. Lo ha riferito Haaretz, precisando che un altro sospettato è stato invece rilasciato. La polizia israeliana insieme a Shin Bet e forze armate stanno conducendo un’indagine congiunta su una sospetta “violazione della sicurezza nazionale causata dalla fornitura illegale di informazioni riservate”. Quattro questioni sotto inchiesta: la fuga di documenti top secret, l’accesso a un consigliere senza autorizzazione di sicurezza a riunioni e uffici off-limits, la negligenza nella gestione di documenti riservati e l’utilizzo di documenti per influenzare l’opinione pubblica riguardo ai negoziati per una tregua a Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi. L’aviazione israeliana ha eliminato il comandante di Hezbollah dell’area di Baraachit, nel sud del Libano, Abu Ali Rida: lo ha reso noto l’esercito (Idf) su Telegram. “Abu Ali Rida era responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attacchi missilistici e anticarro contro le truppe dell’Idf e ha supervisionato le attività terroristiche degli agenti Hezbollah nell’area”, si legge in un comunicato.