domenica, Novembre 24, 2024

Due candidati esclusi dalle elezioni di Anzio: sbagliati data di nascita e documento

Niente da fare per due candidati al consiglio comunale di Anzio che, sul documento dell’autentica della firma, hanno riportato la data di nascita sbagliata e il numero di documento sbagliato. Il tribunale amministrativo ha confermato l’esclusione dalla competizione. Lo scorso 20 ottobre la sottocommissione elettorale circondariale di Anzio aveva ricusato le candidature alla carica di consigliere comunale di Mariannina Failla e Antonio Ricevuto per la lista di “Sinistra europea partito Rifondazione Comunista”. Il motivo? “Accertate difformità nelle generalità anagrafiche e nello specifico: errata indicazione della data di nascita nella autenticazione della sottoscrizione e accertata non corrispondenza del documento di identità indicato a quello anagraficamente attribuito alla persona”. Erano chiaramente errori materiali: in un caso, invece della data di nascita era stata indicata la data delle elezioni, in un altro non era stata proprio riportata la data di nascita. Per il documento, in un caso c’era stato l’errore dell’ultima lettera (N con M) e la trascrizione di un numero di documento che di li a poco sarebbe stato sostituito con uno nuovo perché in scadenza. Per il giudice, tuttavia, non sono ammessi errori in questa fase: “a difettare è un preciso ed inconfondibile accertamento dell’identità del candidato e, di conseguenza, dell’effettiva apposizione della sottoscrizione di quest’ultimo in presenza del pubblico ufficiale autenticatore”, spiega il giudice. “Appare fin troppo scontato concludere che, onde evitare omonimie, l’indicazione della corretta data di nascita del candidato che ha accettato la candidatura costituisce elemento essenziale al fine di pervenire al chiaro accertamento dell’identità di costui”. Non solo: “Del pari è a dirsi per quanto riguarda la completa e corretta indicazione degli estremi del documento d’identità presentato al soggetto autenticatore da parte di colui del quale dev’essere accertata, con pubblica fede, l’identità. Documento d’identità che, pare pure retorico dover precisare, dev’essere in pieno corso di validità al momento dell’autenticazione”.

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