Per la terza volta la procura aveva chiesto di archiviare l’inchiesta sul caso di Leonardo Lamma e per la terza volta dal giudice per le indagini preliminari arriva un no. Il quadro della vicenda del 19enne morto dopo essere caduto dalla morto a Corso di Francia il 7 aprile 2022 risulta ancora nebuloso – scrive la giudice – e quindi è necessario fare ulteriori indagini come chiesto dai genitori che si opponevano all’archiviazione e chiedevano nuovi accertamenti. Sotto accusa una toppa sull’asfalto, una riparazione che secondo i consulenti della famiglia avrebbe provocato la caduta del giovane. Nel rigetto dell’archiviazione il gip si sofferma sull’eliminazione di quel rattoppo avvenuto proprio la notte dell’incidente. “un inspiegabile rifacimento del manto stradale che non sarebbe dovuto avvenire – secondo il magistrato – onde avvenire di poter fotografare e cristallizzare lo stato delle cose al momento dell’incidente”. Dal gip arriva anche l’invito alla procura a nominare un altro perito per un probabile conflitto di interesse. Il tempo fissato per le nuove indagini è di sei mesi.