Un botta e risposta si è acceso in seguito alla riunione della commissione Giubileo del Consiglio comunale di Fiumicino sul progetto del Porto Crocieristico di Royal Caribbean. In particolare, al centro della polemica la modalità si chiusura della commissione stessa. Fra i punti discussi in commissione ci sono stati i pareri dei Ministeri sul progetto: «Dalla relazione dell’Ing.Guidi, responsabile del procedimento, – dichiara in un comunicato i Tavoli del Porto – invece apprendiamo che la Commissione del Ministero dei Beni Culturali probabilmente darà un parere negativo mentre quello del Ministero dell’Ambiente sarà positivo ma con prescrizioni. A complicare ulteriormente l’iter del progetto la necessità, dichiarata dallo stesso Guidi, di fare una gara europea ‘per la ricerca di un eventuale soggetto concorrente’. Non è chiaro però quale siano i riferimenti normativi e come questo si concili con la legge quadro 84/94 che assegna allo stato il ruolo di gestore delle concessioni portuali». «Se questo scenario fosse confermato, il Commissario al Giubileo Gualtieri potrebbe usare i poteri straordinari e rimandare la decisione al Governo Meloni con buona pace dell’autodeterminazione tanto invocata dal sindaco Baccini – si legge ancora nel comunicato – che in aula ha insistito nel non volersi assumere la responsabilità politica di portare avanti ostinatamente questo progetto pieno di problemi e dichiarando apertamente la contrapposizione di interessi con la città di Civitavecchia». Ma la vera polemica si è scatenata, appunto, sulla “modalità” di svolgimento della commissione: «Emerge un quadro desolante per la pochezza dei contenuti da parte dei consiglieri di maggioranza – ha aggiunto il comitato – che definisco come “congetture” e “invettive politiche” le criticità del progetto sollevate dai comitati e dai consiglieri di opposizione, segno inequivocabile della carenza di argomenti». Polemiche anche sulla chiusura dei lavori: «La commissione si chiude in modo traumatico con il Sindaco che, durante l’intervento di una consigliera di opposizione, prima la interrompe impedendole di parlare, poi le volta le spalle lasciando l’aula e invitando i consiglieri di maggioranza a fare altrettanto in modo da chiudere la Commissione per mancanza del numero legale, un comportamento che denuncia intolleranza e mancanza di rispetto nei confronti del dissenso alle sue posizioni, inaccettabile per il ruolo istituzionale che ricopre». Non è tardata la replica da parte del presidente della Commissione Giubileo, Mauro Stasio: “È disinformativo e fuorviante sostenere che la Commissione Giubileo sia stata chiusa per volontà del Sindaco o della maggioranza, dato che l’incontro si è concluso regolarmente e nel rispetto delle procedure. È falso quanto affermato rispetto all’uscita anticipata del Sindaco dalla Commissione. Al contrario, il Primo Cittadino ha partecipato attivamente ai lavori e ha presieduto fino alla loro conclusione naturale, quando la seduta era effettivamente terminata. Non vi è stato alcun abbandono né interruzione forzata dei lavori», prosegue il presidente, che aggiunge «Nessuna carenza di argomenti sulla questione da parte dell’Amministrazione, che si assume la responsabilità politica per quanto di propria competenza e non per le decisioni prese da altri in tempi passati».Stasio parla poi dell’approfondimento del tema “in diverse sedi e la relazione dell’ingegnere ha evidenziato la complessità delle procedure e le osservazioni dei Ministeri coinvolti, chiarendo che l‘iter amministrativo sarà condotto nel rispetto di tutte le normative vigenti. Le eventuali prescrizioni avanzate dal Ministero dell’Ambiente e le future valutazioni degli altri enti preposti verranno vagliate per garantire la sicurezza e il benessere della comunità locale». E si sofferma anche sulla “questione” Civitavecchia: «In merito alla contrapposizione di interessi con la città di Civitavecchia, sottolineiamo che è stato lo stesso Sindaco Piendibene a sollevare apertamente la questione – aggiunge Stasio -. La nostra priorità resta quella di lavorare per il territorio, nel rispetto delle normative e delle procedure. Per questo, intendiamo affrontare le criticità sollevate sul progetto del porto crocieristico con senso di responsabilità e dialogo, cercando soluzioni concrete. La nostra amministrazione non si sottrae alle proprie responsabilità e continuerà a impegnarsi affinché ogni scelta sul futuro del porto sia fatta nell’esclusivo interesse della comunità e del territorio». E la continuazione del dialogo, e l’apertura ai cittadini e associazioni, è quello auspicato da I Tavoli del Porto: «Auspichiamo che si riprenda il dialogo mettendo da parte gli scontri politici. Bisogna entrare nel merito dei problemi e l’Amministrazione comunale dovrebbe esporre in questa sede le sue proposte di soluzione alle enormi criticità introdotte dalla funzione crocieristica sul territorio, come l’inquinamento dell’aria, – conclude I Tavoli del Porto – la mobilità o cominciando a definire le tanto decantate quanto vaghe opportunità, come ad esempio le ricadute occupazionali».