martedì, Novembre 12, 2024

Manovra, il governo lavora a possibili limature. Meno tasse sul Superbonus

Spunta una possibile deroga per i Comuni alla stretta del turnover della P.a. prevista per il prossimo anno in Manovra. Il governo lavora, infatti, alle possibili modifiche alla Legge di Bilancio sulle quali anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non ha chiuso. Turnover ma anche bitcoin e controllori del Mef nelle società partecipate tra i punti aperti. Intanto, arriva, ancora una volta, attraverso un emendamento al decreto collegato alla Manovra in discussione in Senato, la richiesta da parte di Forza Italia a firma di Claudio Lotito di uno scudo penale per i reati fiscali minori nei casi nei quali il contribuente si sia già regolarizzato. Fratelli d’Italia propone invece un alleggerimento della tassazione sulle plusvalenze ottenute dalla vendita degli immobili che hanno beneficiato del Superbonus.
Prosegue, dunque, il lavorio del governo alle possibili limature alla manovra. Tra queste, appunto, la revisione del limite di spesa del 75% per i nuovi ingressi di personale nella pubblica amministrazione: quasi certamente le forze dell’ordine dovrebbero essere escluse ma si dovrebbe anche ridurre la platea dei Comuni coinvolti. Del resto, è forte il pressing su questo fronte da parte dell’Anci che ha proposto un emendamento abrogativo della misura che chiede agli enti locali con più di 20 dipendenti di non spendere per le nuove assunzioni oltre il 75% di quanto impiegato per le uscite dell’anno precedente. L’Anci lancia un allarme su possibili ricadute di questa norma su funzioni fondamentali come quelle di protezione civile, polizia locale, per l’erogazione dei servizi educativi e scolastici e del sociale.
Possibili limature potrebbero arrivare anche sulla tassa sulle criptovalute che il governo potrebbe riparametrare in base alla permanenza dei bitcoin nel portafoglio in modo da premiare “l’investimento a lungo termine”.
Altra questione aperta è quella dei controllori del Mef nelle società partecipate. Contro la misura si scaglia l’Abi che critica le “incertezze interpretative” della norma e rileva addirittura possibili profili di incostituzionalità nella previsione di contenimento di spesa da parte anche delle società private che hanno contributi pubblici. Le banche tornano anche a ribadire il peso del loro contributo alla Manovra attraverso il meccanismo nelle Dta. “Complessivamente – si legge nella memoria depositata in commissione dall’Abi sulla Manovra – il maggior gettito derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate (Dta) è nell’ordine dei 4 miliardi. Si tratta di meccanismi di rinvio nel tempo del recupero fiscale che comporta un costo”.
Taglio del canone Rai, nuova rottamazione delle cartelle, nuove norme sul Superbonus: sono alcune delle principali richieste di modifica da parte della maggioranza in vista dell’esame del decreto legge fiscale. Di queste e degli emendamenti alla Manovra è possibile si discuta in un incontro del centrodestra nei primi giorni della prossima settimana. La via per le modifiche parlamentari resta comunque stretta ed estremamente vincolata dalle indicazioni di rientro previste dal Piano strutturale di bilancio.

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