Con l’ordinanza pubblicata oggi, il Tar del Lazio ha detto ‘no’ alla prima richiesta di sospensione dell’efficacia della determinazione dirigenziale di Roma Capitale del 30 agosto scorso avente ad oggetto il “Concorso pubblico straordinario per il rilascio a titolo oneroso di n. 1000 (mille) nuove licenze taxi”. Il ricorso è stato proposto da alcuni tassisti per chiedere anche la sospensione, e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito, della determina di approvazione del bando e di tutto il bando di concorso pubblico straordinario per il rilascio a titolo oneroso di 1000 nuove licenze taxi. Il Tar ha ritenuto che “bando impugnato non possa derivare ai ricorrenti almeno nell’immediato nessun danno grave ed irreparabile, infatti riferito in ricorso alla grave compromissione della loro attività lavorativa in relazione ad una non provata ‘sproporzione dell’offerta in rapporto con l’utenza’” nonché che “impregiudicata ogni diversa valutazione sulla fondatezza del gravame da effettuarsi in sede di merito – il ricorso non risulti prima facie assistito dal requisito del periculum in mora e che, dunque, la domanda di sospensione non sia meritevole di positiva valutazione”.