La stretta sui roghi tossici potrebbe arrivare molto presto. Le forze dell’ordine intensificheranno i controlli in queste ore per cercare di individuare chi continua a bruciare rifiuti, in particolare plastica ma anche altri materiali che dovrebbero essere smaltiti nell’isola ecologica o comunque nei centri ad hoc. Decine e decine ma forse anche di più le segnalazioni arrivate la scorsa settimana in varie zone della città. Da via delle Rose e via delle Margherite, nel rione Campo Sportivo, procedendo per i grandi quartieri del Miami e Cerreto. Persino a Palo Laziale, sul versante opposto di Ladispoli, o al centro abitato in via Napoli e via Venezia, i residenti hanno protestato. A seconda dei venti che tirano l’odore acre si sente in una parte piuttosto che in un’altra. Gli accertamenti delle forze dell’ordine, dei carabinieri di della caserma di via dei Narcisi ma anche degli agenti del commissariato di via Vilnius, potrebbero concentrarsi nelle campagne come ai Monteroni, Boietto e Olmetto, questa la fascia del litorale nei radar delle segnalazioni. È evidente che qualcuno, in periferia, appicca il fuoco all’imbrunire per smaltire residui dei terreni agricoli. «Sono ripartiti alla carica – è il commento di Tommaso Forese, presidente del comitato del Miami – noi su questo tema avevamo presentato un esposto alla magistratura e riscritto al prefetto, il quale si è messo anche a nostra disposizione. È opportuno specificare che nessuno incendia rifiuti al Miami o al Cerreto, ad esempio, ma al di là dell’Aurelia in prossimità delle campagne». Chi vive nelle località distaccate teme pure che possano avere ripercussioni gli stessi terreni agricoli. Negli anni passati erano stati pure individuati degli appezzamenti con i resti di plastica, alluminio e barattoli di latta dati alle fiamme. Oltre a carabinieri e commissariato, si attiverà pure la polizia municipale. «Un problema datato – spiega Sergio Blasi, comandante della polizia locale – ma che a volte ritorna. Controlli ne facciamo saltuariamente ma sono personaggi che attendono la sera, quando non siamo più in servizio. Non escludiamo però accertamenti ad hoc magari con l’utilizzo di droni». E intanto i residenti invocano pure l’installazione di centraline di rilevazione dell’aria per scongiurare pericoli di inquinamento.