La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata “sì, ma” e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. Lo riferisce il corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha informato l’amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua con Israele. Il Papa nel libro in uscita nei prossimi giorni invita a “indagare con attenzione” per determinare se “ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio”. La replica dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede: “Il 7 ottobre è stato un massacro genocida, da allora abbiamo esercitato il nostro diritto all’autodifesa”. Un raid di Israele ha colpito il sito libanese di Tiro, dichiarato patrimonio Unesco: almeno 11 morti. Diverse persone sono rimaste uccise in raid israeliani sulla Striscia di Gaza, fra le quali anche alcuni bambini, secondo quanto scrive l’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali,ma non precisa il numero delle vittime. A Khan Younis, nel sud della Striscia, le forze israeliane – scrive Wafa – hanno bombardato una tenda che ospitava dei profughi, uccidendo quattro persone della stessa famiglia, fra cui due bambini, nella zona di Al-Mawasi. Colpite dagli attacchi anche la zona di Beit Lahia, nel nord, oltre ad alcune zone del centro della striscia e anche Rafah, a sud, a ridosso del confine egiziano. Almeno altri 8 paramedici della protezione civile libanese sono rimasti uccisi in raid israeliani sul sud del Libano nelle ultime ore, secondo quanto scrive Al Jazeera, che cita l’agenzia libanese Nna. Almeno 6 di loro sono morti ad Arab Salim, nel governatorato di Nabatieh. A Nabatieh si trovavano anche gli altri due paramedici dell’autorità islamica della salute. Il governo libanese e alcune Ong, scrive Al Jazeera, accusano Israele di “prendere deliberatamente di mira” i soccorritori e il personale medico e paramedico in Libano. Un presunto attacco da parte dei ribelli Houthi dello Yemen ha preso di mira una nave commerciale in navigazione nella zona meridionale del Mar Rosso nella tarda serata di domenica, senza tuttavia causare danni o feriti. L’attacco avviene mentre i ribelli continuano il loro assalto durato mesi, prendendo di mira il trasporto marittimo attraverso una via in cui solitamente transitano merci per un valore di 1 trilione di dollari all’anno, a causa della guerra tra Israele e Hamas a Gaza e dell’offensiva terrestre di Israele in Libano. L’attacco è avvenuto a circa 30 miglia (48 chilometri) a ovest della città portuale yemenita di Mocha. “La nave e l’equipaggio sono al sicuro e stanno procedendo verso il prossimo porto di scalo”, ha aggiunto l’Ukmt (United Kingdom Maritime Trade Operations). Undici persone sono state uccise e altre 48 ferite negli attacchi israeliani nella regione di Tiro, nel sud del Libano, dove Hezbollah è fortemente radicato. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. “I raid del nemico israeliano nei villaggi del distretto di Tiro hanno provocato 11 morti e 48 feriti”, ha affermato il ministero.