“È un’emozione incredibile perché, a distanza di un anno dalla notizia che era mancata la mia Giulia, facciamo nascere qualcosa”. Sono le parole di Gino Cecchettin, papà di Giulia, arrivando alla Camera dei deputati per la presentazione della Fondazione dedicata a sua figlia per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere. Gino Cecchettin: “Sogno nato da tragedia immane” “Siamo qui per dare forma concreta a un sogno nato da una tragedia immane. A volte la vita ti sorprende e ti dà la possibilità di trasformare il dolore in uno scopo, uno scopo che è la fondazione Cecchettin che vuole essere un richiamo collettivo che ci invita a guardare oltre a noi stessi e al futuro delle giovani generazioni. Ho attraversato la morte nella sua essenza più profonda prima con la perdita di mia moglie, poi con quella di Giulia. È iniziato in me un processo all’affermazione del bene che nell’udienza di Filippo ha raggiunto la maturità perché non ho avuto il pensiero di odiarlo”, ha proseguito Gino Cecchettin presentando la Fondazione. “Nel nome di Giulia io posso scegliere di fare crescere l’amore. Oggi ricorre un anno da quando mi hanno comunicato del ritrovamento del corpo di Giulia, scusate l’emozione, ha aggiunto Gino Cecchettin”. “Incoraggio la Fondazione Giulia Cecchettin che oggi presenti per l’impegno che si assume nel contribuire affinché non vi siano altre vittime del sopruso e per capire e combattere la violenza e le sue cause. In questo modo ci aiuterà a comprendere che l’amore non è mai possesso, ma sempre dono e rispetto. Per quello che mi sarà possibile, cercherò di aiutarvi”. Questo il messaggio del card.Matteo Zuppi, al padre di Giulia. “Oggi presenti la Fondazione che porta il nome della tua amata Giulia, che è diventata carissima anche per ognuno di noi. Desidero far sentire la mia personale vicinanza a te, ai tuoi figli e a tutti i familiari e gli amici. Voglio esprimere il mio ringraziamento più sincero per come hai saputo affrontare con tanta umanità una tempesta che ha strappato il fiore bellissimo della vita di Giulia. Buon cammino con tanta amicizia e vicinanza”.