Un bisturi, un anestetico locale e altri farmaci. E’ quanto hanno sequestrato ieri i carabinieri dei Nas nel corso di una perquisizione durata ore, più approfondita rispetto a quella del 7 novembre, nell’ambulatorio di via Cesare Pavese all’Eur, sotto sequestro. Sembra sempre più chiaro che lì dentro i due medici non facessero solo filler ma operazioni chirurgiche, come hanno raccontato altre giovani donne e per le quali lo studio non era autorizzato dalla regione Lazio. Elementi che potrebbero ulteriormente aggravare la posizione dei due chirurghi, per ora indagati per omicidio colposo per la morte della 22enne, finita in coma il 4 novembre, all’inizio dell’intervento di rinoplastica- rimodellamento della punta del naso, e morta dopo tre giorni in ospedale.