“Non possiamo perdere decine di migliaia di persone per la Crimea, la penisola potrebbe essere recuperata attraverso la diplomazia”. L’Aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che la Russia ha lanciato un “missile balistico intercontinentale” (che non trasportava una testata nucleare) dalla regione meridionale di Astrakhan durante un attacco contro l’Ucraina. È la prima volta che la Russia utilizza un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra. Una fonte occidentale ha tuttavia riferito all’Abc che il vettore non era intercontinentale, ma “solo” balistico a media gittata. Mosca, intanto, ha abbattuto due missili britannici Storm Shadow: “È l’inizio di una nuova escalation”. La Gran Bretagna è ora “direttamente coinvolta” nella guerra in Ucraina dopo che i suoi missili Storm Shadow sono stati utilizzati per colpire obiettivi all’interno della Russia. Lo ha detto a Sky News l’ambasciatore russo a Londra, Andrei Kelin, che ha sottolineato come il lancio di questi armamenti “non può avvenire senza il personale” britannico e della Nato. Fonti diplomatiche occidentali hanno smentito che la Russia abbia lanciato un missile balistico intercontinentale contro l’Ucraina. Lo ha riferito l’emittente televisiva statunitense Abc News. Secondo le fonti, si sarebbe trattato di un missile balistico a media gittata lanciato contro la regione di Dnipro. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, in mano ai russi, è sull’orlo di un secondo blackout dopo che gli attacchi russi alle linee elettriche hanno lasciato l’impianto collegato a una sola linea. Lo riferisce il ministero dell’Energia ucraino, scrive Kyiv Independent. È la seconda volta questa settimana che l’impianto è seriamente minacciato da un blackout, che potrebbe compromettere le condizioni di sicurezza del funzionamento e causare un incidente. Al momento, l’impianto è collegato alla rete elettrica ucraina da una sola linea di trasmissione. Con la sua nuova dottrina nucleare la Russia ha assunto “una posizione responsabile facendo il massimo sforzo per prevenire un tale conflitto”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Ci aspettiamo che gli altri Paesi assumano la stessa posizione responsabile astenendosi in azioni provocatorie”, ha aggiunto il portavoce, citato dall’agenzia Ria Novosti.