giovedì, Novembre 28, 2024

Barbara Mariottini: “Una pietra d’inciampo dove hanno ucciso Desirée”

Era la notte tra il 18 e il 19 ottobre 2018 quando, in uno stabile abbandonato, Desirée Mariottini fu drogata, abusata e lasciata morire senza pietà. Per quel femminicidio sono state comminate quattro condanne in via definitiva: all’ergastolo per Yousef Salia, a 26 anni per Alinno Chima, a 22 anni per Mamadou Gara, a 18 anni per Brian Minthe. Ma il quartiere non dimentica e il II municipio di Roma ha scelto la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne per la posa di una pietra d’inciampo che ha un doppio messaggio: la memoria e il monito: “Quella notte è sceso il buio dell’indifferenza. Tu non voltarti”. Francesco Rositano ha intervistato la mamma di Desirée, Barbara Mariottini, che dice: “Mia figlia si poteva salvare”.

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