mercoledì, Dicembre 4, 2024

Stellantis, la protesta dei lavoratori dell’indotto ferma la produzione

I tir restano fuori. Davanti all’ingresso 4 dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano (provincia di Frosinone), la protesta dei 150 lavoratori di quattro ditte esterne, in presidio da giorni sale di livello e ferma la produzione. I manifestanti hanno bloccato l’ingresso 4, quello utilizzato per le merci destinate all’azienda. Per due ore non è entrato nulla. La situazione si è sbloccata dopo una la mediazione con le forze dell’ordine. Il blocco si è spostato all’ingresso 1 lasciando entrare i camion. Ma la protesta è riuscita dicono i manifestanti: “L’azienda ha dovuto mandare gli operai della carrozzeria a casa per mancanza di componenti”. Una vertenza iniziata il 18 novembre quando le trattative delle quattro aziende dell’indotto con la dirigenza Stellantis si sono arenate. Venerdì la comunicazione. Appalti decennali non verrano rinnovati dal primo gennaio prossimo. A protestare sono i lavoratori della Logitech e della Tecnoservice che attraverso la Transnova si sono occupati fino ad oggi della logistica interna e dello spostamento delle auto finite nei piazzali interni ed esterni allo stabilimento di Piedimonte San Germano. Con loro protestano da tre settimane anche i dipendenti delle pulizie industriali De Vizia. Stellantis sta valutando la possibilità di re-internalizzare i servizi proteggendo circa 150 suoi dipendenti in eccesso ma determinando un taglio di pari entità sulle ditte esterne. La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni. Domani sono previsti altri blocchi ad entrambi i varchi: alle 5 il cancello 1 dal quale passano i lavoratori e dalle 6.30 il cancello 4 fermando ancora una volta l’ingresso dei materiali necessari per la produzione.

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