Era l’estate del 2022 quando il pugile 25enne Leonardo Muratòvic è morto accoltellato al culmine di una rissa scoppiata davanti un locale di Anzio, La Bodeguita. Per quell’omicidio la Corte di Assise di Frosinone ha condannato i due fratelli Adam e Ahmed Ed Drissi rispettivamente a 22 anni e 24 di reclusione, riconoscendo le attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante di aver agito per futili motivi. Un loro amico Osema Hadjamir, che li aveva aiutati a fuggire in macchina è stato assolto per l’omicidio ma condannato per favoreggiamento a 2 anni e 4 mesi. La Procura aveva chiesto l’ergastolo per tutti e tre. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la rissa sarebbe scoppiata tra due gruppi all’interno del locale e poi proseguita fuori con il pugile circondato da un gruppo di ragazzi preso a calci e pugni prima di crollare accoltellato al petto e al corpo. All’indomani dell’omicidio i due fratelli si costituirono in Procura a Latina anche per sfuggire al clima di tensione scoppiato nella cittadina, per vendicarsi dell’omicidio il padre della vittima aveva accoltellato due buttafuori della Bodeguita. La famiglia di Leonardo ha annunciato che ricorrerà in appello contro l’assoluzione del terzo imputato e contro la riduzione della pena rispetto all’ergastolo richiesto dalla Procura.
