I cittadini chiamano, le istituzioni rispondono, anche se con ritardo. Dopo i numerosi appelli per il bosco di Valcanneto colpito da un fungo patogeno, e alle prese con la caduta di diversi alberi, situazione assai rischiosa per i fruitori del parco pubblico, finalmente è arrivata l’ispezione del Comune e della Regione per un piano di salvaguardia. L’assessora comunale alla Sostenibilità Ambientale, Francesca Appetiti, in sinergia con gli esperti del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio, all’Università della Tuscia, all’agronoma della Multiservizi Caerite, Irene Luchenti e alla funzionaria dell’ufficio Ambiente Rachele Tommasetti, ha condotto infatti un’ispezione per prelevare campioni di corteccia dalle alberature all’interno del bosco. Una prassi per avere una diagnosi precisa sul fenomeno patogeno che ha attaccato da tempo l’area verde e molte altri parti del territorio laziale. «Il bosco di Valcanneto è un patrimonio naturalistico dal valore inestimabile per la nostra città e per la nostra frazione – dichiara Francesca Appetiti – non è un caso che nel maggio 2022, con un atto storico per la città, il nostro Ente lo abbia acquisito a patrimonio comunale, proprio per avere una maggiore facilità di intervento, anche avvalendosi delle tantissime realtà di volontariato che con infinita passione e amore si impegnano per promuoverlo e preservarlo. A loro, il mio più grande e sincero ringraziamento per il grande lavoro che sempre svolgono». Nel dettaglio, durante il sopralluogo, sono stati effettuati dei prelevamenti di corteccia dalle alberature. «Ci tengo ad avvisare i cittadini e i frequentatori del bosco – aggiunge Appetiti – che qualora in questi giorni dovessero notare dei piccoli fori o particolari segni sulle cortecce, non c’è nulla di cui preoccuparsi in quanto frutto dei campionamenti effettuati».