Le telecamere della videosorveglianza comunale di Ardea sono in parte danneggiate. È lo stesso Comune ad ammetterlo, sull’atto che stanzia nuovi fondi per sistemare l’impianto. Con una novità: la visione delle immagini sarà affidata non solo alla polizia locale, ma anche ai carabinieri. «L’Amministrazione comunale – si legge sulla determina firmata dal comandante – ha in dotazione un sistema di videosorveglianza quale strumento di supporto alla prevenzione nonché per la repressione degli atti delittuosi, attività illecite, microcriminalità e vandalismo del territorio, indispensabile anche alle altre forze di Polizia, la cui centrale operativa è situata negli uffici del Comando di Polizia Locale». «Al momento alcuni degli apparecchi video non sono funzionanti in quanto danneggiati recentemente da ignoti e occorre pertanto provvedere al ripristino ed alla manutenzione del sistema di videosorveglianza già esistente». E ancora: «Per 29 impianti di video l’ufficio preposto comunale ha stipulato un nuovo contratto GSM che ha comportato la sostituzione delle SIM all’interno degli apparati dislocati sul territorio, collocati in punti elevati in cui necessita un intervento con cestelli sopra-elevatori». «È necessario, oltre che ripristinare l’impianto esistente, consentire alla Forza Pubblica dell’Arma dei Carabinieri di utilizzare il sistema di video sorveglianza». Tanti i vantaggi: «L’accesso alle immagini in tempo reale può aiutare i Carabinieri a rispondere più rapidamente agli incidenti e a situazioni di emergenza», «la videosorveglianza può fungere da deterrente per comportamenti illeciti. La presenza di telecamere può scoraggiare crimini come furti, vandalismi e aggressioni». Le registrazioni possono anche «fornire prove visive cruciali in caso di reati, agevolando le indagini e migliorando le possibilità di identificare e catturare i criminali». L’accesso a sistemi di videosorveglianza consente ai Carabinieri di «coordinare meglio le operazioni di pattugliamento e di intervento in situazioni di emergenza» e «rafforzare la partnership tra le forze dell’ordine e la comunità, creando un ambiente di collaborazione per la sicurezza pubblica». Infine, «durante eventi pubblici, le forze dell’ordine possono utilizzare la videosorveglianza per monitorare la situazione e intervenire tempestivamente in caso di problemi».